Ieri a margine dell’assemblea del Partito socialista europeo (Pse) la segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha ribadito che il suo “auspicio è che così come il Parlamento ha chiesto”, ci sia “una pausa umanitaria che permetta di far arrivare tutto l’aiuto umanitario necessario alla popolazione di Gaza, anche il leader europei nella loro discussione possano addivenire alla stessa posizione”. “Quindi noi esprimiamo questo auspicio fortemente. Ne discuteremo anche ora al pre-vertice socialista”, ha aggiunto: “L’ho chiarito anche ieri: non è possibile vedere colpiti obiettivi come scuole, ospedali, chiese; bisogna che ci siano delle safe zone, e che ci sia una vera sicurezza, garantita per tutti i civili, che non possono diventare ulteriori vittime di questo conflitto”.
I dem parteciperanno con una delegazione alla manifestazione per la pace in programma oggi in diverse città
“Così, – ha spiegato la segretaria del Pd – mentre lavoriamo per evitare una escalation, un allargamento del conflitto, la priorità è senz’altro quella umanitaria, di garantire tutti gli aiuti, i corridoi umanitari, e naturalmente la sicurezza della popolazione, particolarmente nella situazione drammatica di Gaza dove le vittime sono già troppe”. La segretaria del Pd da giorni prova a puntellare la sua posizione senza scontentare la componente pacifista tra i suoi elettori (anche fuori dal partito) e senza prestare il fianco ai suoi oppositori interni che non vedono l’ora di poterla accusare di morbidezza nei conforti di Hamas, come già succede per la guerra in Ucraina.
La segretaria del Pd Schlein è in bilico. Teme il fuoco amico dell’ala di Guerini
Il gioco della corrente di minoranza dem Base riformista (Lorenzo Guerini in testa) è lo stesso – come accade su altri temi – dei cosiddetti liberali: se qualcuno invoca la pace è accusato di collaborare con il nemico. Non è un caso che nel pomeriggio di ieri a puntellare la posizione di Schlein sia dovuto intervenire il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, che durante la trasmissione Ping Pong su Radio 1 ha risposto a chi gli faceva notare che la segretaria non avesse mai “twittato contro Hamas” spiegando che “non si può ridurre la posizione del Pd all’ex Twitter della segretaria”: “in realtà Schlein, al di là di Twitter, ha espresso una posizione di netta condanna di Hamas senza scordare l’importanza della soluzione ‘due popoli due stati’. Nessuno mette in discussione il sacrosanto diritto all’esistenza di Israele. La giustizia però non deve diventare vendetta, bisogna garantire l’incolumità anche dei palestinesi”, ha aggiunto Misiani.
Conte c’è. Al corteo anche Bonelli e Fratoianni. No alla strategia del governo sulle guerre
Alla fine le forze progressiste dell’opposizione oggi saranno in piazza per le manifestazioni per la pace in Medio Oriente organizzate in diverse città italiane da Amnesty International e dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), e a cui hanno aderito numerose altre associazioni. Parteciperanno esponenti di Pd, M5s, Verdi e Sinistra italiana. Non ci saranno rappresentanti di Azione e di Iv. A Roma è prevista una fiaccolata in piazza Esquilino, alle 18,30. Ci saranno il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli e il presidente del M5s Giuseppe Conte.
“Accantoneremo il simbolo del M5s e useremo i colori della pace – ha annunciato nei giorni scorsi Conte – Aggiungo che a livello personale aderirò anche alla giornata che il Papa ha indetto di preghiera e digiuno”. Difficilmente potrà partecipare alle iniziative la segretaria Pd, Schlein, che sarà impegnata a Mestre in un incontro programmato da tempo per presentare le proposte del partito per la casa. In piazza, “tra i molti cittadini – ha detto il responsabile esteri del Pd, Peppe Provenzano – sicuramente ci saranno anche tanti esponenti del Pd”. Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, sarà a Milano, dove è in programma una iniziativa alle 19, in piazza Castello.
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