La rassegna cinematografica curata da Cesvov e Filmstudio90 che si terrà dal 23 ottobre al 4 dicembre. Giunge alla ottava edizione la rassegna “Un posto nel mondo”, progetto che fin dall’inizio si è proposto di veicolare riflessioni sul mondo del sociale utilizzando soprattutto la comunicazione audio visuale. La manifestazione si svolgerà quest’anno dal 23 ottobre al 4 dicembre. Nel 2002 era difficile pensare che l’iniziativa potesse resistere nel tempo, continuando a crescere grazie al coinvolgimento di associazioni provenienti anche da ambiti diversi. Pluralità di punti di vista e capacità di visione di insieme sono i due volti di questo lavoro che, con la collaborazione offerta dal Cesvov, ha portato a coinvolgere associazioni, forze del lavoro e istituzioni sensibili alle tematiche sociali, soprattutto chi sul territorio opera giornalmente cercando positive sinergie anche al di fuori dei propri ambiti di intervento.
Scrivevamo lo scorso anno: “ritrovarsi durante l’anno, con grande costanza, seduti ad un tavolo di lavoro comune è stato già di per sé un segnale positivo della volontà di confrontarsi e di mettere in circolo – riunione dopo riunione – idee, saperi e buone pratiche del variegato mondo del volontariato. Ma riuscire a mettere in piedi un progetto organico, divulgativo ma specifico, fatto di film, documentari, dibattiti, eventi culturali, spesso ad ingresso gratuito, senza poter godere di solidi contributi pubblici, è davvero una piccola grande vittoria, che giustifica la caparbietà messa in gioco per tenere fede ai propositi iniziali senza perdere in lucidità ed efficacia”. Tutto questo resta attuale più che mai e rappresenta uno dei punti di forza di una manifestazione che continua a realizzarsi soprattutto grazie alla partecipazione attiva e a una modalità di lavoro che privilegia il dialogo e la massima disponibilità a confrontarsi tutto l’anno, ben oltre il periodo di svolgimento della rassegna.
La manifestazione anche quest’anno cerca di raggiungere un pubblico diversificato, con numerosi appuntamenti settimanali lungo l’arco di oltre un mese, in massima parte ad ingresso gratuito e coinvolge diverse città della provincia (Varese, Gallarate, Samarate, Gavirate, Induno Olona, Daverio, Azzate, Bolladello) nonché le scuole, che sono invitate a partecipare ad alcune proiezioni dedicate agli studenti in orario scolastico. Per permettere di approfondire il valore etico di ogni film, sono spesso presenti registi, operatori attivi sul territorio, professionisti nel campo della comunicazione sociale.
Le sezioni che danno corpo alla manifestazione del 2009, che si terrà da fine ottobre ai primi di dicembre, sono quelle di sempre: se “Il racconto della realtà” propone film a soggetto spesso presentati in prima visione, nelle altre sezioni si è valutato che la forma del documentario fosse la più agile e stimolante per affrontare problematiche di attualità che spesso non trovano adeguato spazio nelle sale cinematografiche e nei palinsesti televisivi.
Il percorso “Sguardi sul lavoro” presenta riflessioni sui cambiamenti in atto ma anche drammatici reportage, mentre “Così lontano, così vicino”, dedicata a tematiche umanitarie o a film sull’handicap, presenta oltre al famoso Come un uomo sulla terra l’ultimo film prodotto da Emergency, Domani torno a casa, due anni di riprese cinematografiche tra Khartoum e Kabul, e due lungometraggi a soggetto (Garage di Leonard Abrahamson, vincitore al Torino Film Festival, e L’amore nascosto di Alessandro Capone) applauditi in rassegne internazionali ma ancora inediti a Varese.
Nella sezione dedicata all’ambiente, sarà presentato in diverse città l’ultimo film di Ermanno Olmi, Terra madre, mentre verrà recuperato dal misterioso oblio un film di Colin Serreau, Il pianeta verde, apologo sul futuro del nostro pianeta datato 1996 ma ancora profetico, mai proiettato a Varese e provincia. Ospite gradito della rassegna, sabato 21 novembre al Cinema Nuovo di Varese, sarà il metereologo e ambientalista Luca Mercalli. E ancora, per “Testimoni del nostro tempo”, alcune serate saranno dedicate alla figura di Don Primo Mazzolari (con la proiezione integrale in due serate del film tv L’uomo dell’argine, alla presenza del regista Gilberto Squizzato), alla tragica fine del giornalista Giancarlo Siani, vittima della camorra, raccontata nell’intenso film di Marco Risi Fortapàsc, e all’assassinio di Anna Politkovskaya raccontato nell’intenso film 211: Anna, di Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti, considerato uno dei più significativi documentari di quest’anno.
L’attenzione ai fatti di casa nostra si concretizza non solo con lo spazio accordato ai registi locali attivi nel sociale, ma anche con il Forum dedicato dal Cesvov alla comunicazione etica (4 dicembre) che inviterà registi, giornalisti e operatori dell’informazione per discutere su come sia possibile raccontare la realtà e le emergenze quotidiane con un occhio attento alle problematiche di chi è svantaggiato socialmente. Un’altra importante tavola rotonda, dal titolo “Memorie migranti” affronterà da una angolatura inedita quello che spesso viene solo considerato emergenza sociale. E ancora, tra le tante proposte del programma, segnaliamo un coinvolgente spettacolo teatrale, A cento passi dal Duomo, interpretato da Giulio Cavalli e scritto con Gianni Barbacetto, dedicato alle infiltrazioni mafiose nella nostra regione.
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