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Palazzo Madama, idea Aventino contro La Russa

Cuperlo lancia l’Aventino. Le opposizioni dovrebbero uscire dall’Aula ogni volta che la presiede Ignazio La Russa e i vice presidenti non espressi dalla maggioranza dovrebbero dimettersi dalla carica. Così vediamo che fa”. Lo dice il dem Gianni Cuperlo in una intervista a La Stampa.

Secondo Gianni Cuperlo le opposizioni dovrebbero uscire dall’Aula del Senato ogni volta che la presiede Ignazio La Russa

“Perché – aggiunge – quando il presidente del Senato derubrica via Rasella ad un attentato a “una banda musicale di semi pensionati” certifica di essere una figura inadeguata a ricoprire quell’incarico”. Non bastano le scuse e la marcia indietro? “Le scuse, – risponde Cuperlo – espresse in maniera e misura goffe, non riparano lo sbrego istituzionale e la ferita che ha prodotto. Sull’episodio credo Edith Bruck abbia speso frasi definitive, “La Russa mente sapendo di mentire e lancia una sfida, cosciente di rimanere impunito. Per questo non è perdonabile”.

Bisogna tuttavia vedere se Renzi, Calenda o i Cinque stelle siano d’accordo: “Non rimuovo che a Palazzo Madama una frangia dell’opposizione lo votò con lo scudo della segretezza, oggi penso che chiunque abbia partecipato alla sua elezione dovrebbe provare un senso di imbarazzo. Vadano alle Fosse Ardeatine o alla Risiera di San Sabba e dinanzi a quei luoghi interroghino la loro coscienza. Questa destra vorrebbe piegare il passato, anche quello più tragico, a un riscatto delle ragioni sciagurate di chi ha trascinato l’Italia in una pagina buia”.

Poi, con calma, bisognerebbe capire cosa dire mentre si sta in quell’Aula, provando a proporre quel Paese diverso da quello disegnato dal governo Meloni.

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