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Parigi e la carne coltivata. Lollobrigida è confuso

“Dopo il nostro stop al cibo sintetico, anche la Francia ha avanzato una proposta di legge per vietare la produzione, lavorazione e commercializzazione di carne sintetica”. Sono le parole del ministro all’agricoltura nonché cognato d’Italia Francesco Lollobrigida nell’editoriale che ha firmato il 31 dicembre per agricola.eu.

Il ministro Lollobrigida non coglie la differenza tra un’attività parlamentare e una di governo

Lollobrigida fa riferimento alla proposta di legge presentata il 5 dicembre all’Assemblea nazionale francese (l’equivalente della Camera dei deputati italiana) da 25 deputati del gruppo parlamentare dei Les Républicains, il gruppo fondato da Nicolas Sarkozy. Solo che – come sottolinea Pagella Politica – “la proposta francese per vietare la produzione, la commercializzazione e la vendita di carne sintetica in Francia è stata presentata da un partito, mentre quella italiana da due ministri: Lollobrigida e il ministro della Salute Orazio Schillaci. Detta altrimenti, la proposta italiana è stata un’iniziativa del governo, mentre quella francese di un singolo partito, che non ha ministri”.

Il ministro francese dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Marc Fesneau si è detto molto critico verso la carne coltivata augurandosi che gli allevamenti tradizionali non vengano penalizzati e parlando di rischi di dover far affidamento in futuro a poche multinazionali.

Il ministro Lollobrigida non coglie la differenza tra un’attività parlamentare e una di governo. Evidentemente non conosce nemmeno la differenza tra la serietà di una discussione ampia e informata (che è il sale della politica) e una scelta più pubblicitaria che politica da parte di esponenti dell’esecutivo. Continua così la saga del governo in assetto da propaganda e opposizione.

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