Siamo un Paese con la memoria corta ma più di qualcuno si ricorderà della bocciatura alla nomina di Gratteri come Ministro alla Giustizia. Oggi a parlare è proprio il magistrato che chiarisce bene come siano andate le cose:
Al sottosegretario Delrio, quando nel febbraio scorso è andato a proporgli di fare il ministro, ha chiesto carta bianca. «Abbiamo discusso per quasi tre ore di modifiche normative – dice -, più parlavo e più il sottosegretario si eccitava. Quando hai la morte negli occhi, perdi del tutto il timore reverenziale del potere. La notte non ho dormito, sapevo che mettevo in gioco la mia vita, che un ministro dura poco e mi sarei dovuto cercare un altro mestiere. Ma l’avrei fatto». Il giorno dopo, Delrio sta un’ora a colloquio con Napolitano, che poi gli parla della «regola non scritta».
Ora ognuno può tirare le proprie conclusioni. Non più sulle ipotesi ma sui fatti.