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di Enrico Colaiacovo
In passato ho sostenuto progetti di crowdfunding e ne sono stato davvero felice. Il primo è stato Comando e Controllo, un docufilm del bravissimo giornalista Alberto Puliafito. Un lavoro che ha fatto capire a noi aquilani tutto quello che non riuscivamo a spiegarci della gestione dell’emergenza da parte della Protezione Civile di Guido Bertolaso. In quella circostanza il contenuto emotivo del sostegno al progetto fu enorme, con un risultato straordinario.
dellutriSono stato contento di sostenere altri progetti di crowdfunding. Uno è stato Quando la città soffre, un film documentario di Carla Grippa, Marco Bertora e Giacomo Toricelli che affronta il tema del disagio sociale nelle sue manifestazioni urbane. Un tema delicato e importante, sul quale in passato non sono mancate iniziative di tipo giornalistico e altre ce ne saranno, ma che è importante affrontare e indagare senza mai risparmiarsi.
Un altro progetto che ho sostenuto con grande interesse è stato At Home, l’ultimo lavoro di un mio carissimo amico, il bluesman Pierluigi Petricca. Un CD al quale non avrei proprio rinunciato, per molte ragioni. Per Pierluigi e per la passione con la quale si è dedicato alla musica. Perché mi piace davvero molto. Perché il tipo di blues adatto al mainstream non lascia spazio a questo tipo di approfondimento musicale, a questi canoni stilistici e, più banalmente, a chi non ha un pubblico vasto.
Il caso del lavoro di Giulio Cavalli vale tutte queste considerazioni insieme. Il teatro, d’altra parte, è la sintesi di tutte le forme d’arte e come ci ricorda il motto che Nicola Piovani ha voluto per il suo sito web: il teatro è il linguaggio del futuro. Un futuro al quale guardiamo con la speranza di non commettere più gli errori del passato, di non subire più i soprusi del passato, di non vedere più il nostro paese nelle mani della mafia. L’amico degli eroi parla della storia dei fondatori di un partito che ha governato dieci anni negli ultimi venti avendo saldamente il ruolo di primo partito del paese. Uno di questi fondatori, Marcello Dell’Utri, l’amico degli eroi, dal 2014 sconta una pena di 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Ecco, per dire, noi siamo amici di Giulio non degli eroi. Noi sosteniamo il progetto.