LA CITTÀ SI MOBILITA per esprimere la propria solidarietà all’attore antimafia Giulio Cavalli, ma anche al magistrato Paolo Filippini, entrambi negli ultimi giorni «oggetto» di pesanti minacce. Lo fa con una grande manifestazione, fissata per sabato mattina dalle 10,30 alle 13 in piazza Broletto, in cui ci saranno letture, riflessioni, immagini e musica tutte contro le mafie. Interverranno, oltre allo stesso Cavalli, personalità di spicco del mondo della cultura a livello nazionale e locale, tra cui i giornalisti e scrittori Gianni Barbacetto, Antonella Mascali e Ilaria Rossetti e la cantante Raffaella De Stefano che già in passato si sono schierati in questa lotta. Al loro fianco anche Lorenzo Frigerio, referente regionale dell’associazione Libera, il regista Ruben Oliva, l’attore Luciano Pagetti e il pittore Guido Boletti. L’iniziativa vede impegnate in prima linea numerose associazioni della città, da Adelante al Gruppo di finanza etica, da Lodi Solidale alla Rete di Lilliput e al neocostituito Coordinamento legalità e responsabilità, solo per citarne alcune. «Vogliamo dimostrare tutto il nostro sostegno a Cavalli in un evento pubblico di ampio respiro (nel mirino per i suoi spettacoli in cui denuncia gli intrecci del malaffare anche al Nord Italia, ndr) — anticipano i promotori (nella foto) —. Sarà un evento di solidarietà, ma anche di festa. Siamo consapevoli che questa mobilitazione è un po’ tardiva, visto che le minacce vanno avanti già da quasi un anno, ma vogliamo che sia un punto di partenza».
«LODI — proseguono gli organizzatori — fino ad oggi è sembrata “sonnecchiare” e non dare troppa importanza al problema, ma negli ultimi giorni i fermenti e le voci che si sono sollevate sono state sempre più forti. C’è bisogno di una presa di coscienza e di responsabilità. Le infiltrazioni della criminalità organizzata ci sono anche nel nostro territorio». «Vogliamo che su questi temi ci possa essere una mobilitazione costante che possa proseguire anche dopo la manifestazione di sabato — aggiungono —. La mafia riguarda da vicino anche noi».
Tiziano Troianello