La stampa, in primo luogo, ha erroneamente scritto che la V Sezione Penale della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’Appello del Tribunale di Palermo, accogliendo il ricorso della difesa Dell’ Utri e che il giudizio ripartirà da un nuovo processo d’Appello.
In realtà, non tutto il processo per concorso esterno in associazione mafiosa è stato rinviato a un nuovo appello: la Cassazione ha confermato in via definitiva l’assoluzione per i fatti che gli venivano contestati dopo il 1992, per aver costituito il tramite di un’alleanza politica tra la mafia e il partito di Forza Italia; ha annullato la sentenza e rinviato il processo a un nuovo appello a Palermo, ma solo “nel capo relativo al reato del quale l’imputato è stato dichiarato colpevole”, dunque le accuse fino al 1992. L’assoluzione per l’accusa di concorso esterno per il periodo successivo, contestazione dovuta al fatto di essere stato vicino agli interessi di cosa nostra attraverso la politica, invece, è confermata in via definitiva. Pertanto, è stato assolto. Il nuovo processo d’appello potrà condannarlo solo per il capo di imputazione che si conclude prima della fine del 1992, dunque precedentemente al momento in cui Dell’Utri intrecciava rapporti politici con Berlusconi e Fininvest.
L’analisi di Manila Filella la potete leggere sul sito di #nonmifermo.