“Con l’abusivismo non si scherza, altrimenti queste sono le conseguenze”. Al Corriere della Sera il magistrato Aldo De Chiara, da poco in pensione e che è stato procuratore aggiunto di Napoli fra il 2007 e il 2012 non le manda a dire su quanto successo a Ischia a causa del terremoto. Lui che si occupò del coordinamento della sezione tutela del territorio da anni prova a far luce sull’abusivismo dell’isola. Ecco alcuni passaggi dell’intervista al Corsera.
Quel che dice lo ricava da quegli anni in prima linea?
«È chiaro. Con i miei colleghi abbiamo sempre detto: le costruzioni abusive sono una minaccia, soprattutto per chi le abita».
Perché una scossa modesta ha fatto tanti danni e anche morti e feriti?
«Per ciò che abbiamo detto in questi anni e che è emerso dalle indagini. In molti casi è stato accertato che viene utilizzato cemento impoverito. E noi avevamo lanciato l’allarme sul rischio di crolli anche in caso di scosse non particolarmente forti. Purtroppo quello che denunciavamo è successo ieri sera».
Ma è possibile che in quella zona siano così tante le costruzioni abusive?
«L’isola è gravata da una serie di vincoli e tutte le costruzioni degli ultimi anni sono in gran parte fuori legge. Entro i 500 metri dal mare c’è un vincolo di inedificabilità assoluta. Ci sono poi i vincoli idrogeologici. Ricordo che alcuni anni fa ci fu un grosso temporale proprio a Casamicciola che provocò una frana e la morte di alcune persone. Anche in quel caso per il mancato rispetto della legge».
E dunque?
«E dunque si può dire che molte delle costruzioni realizzate negli ultimi anni non avrebbero mai dovuto esistere».
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