Francesco rilancia la campagna #preferenzepulite sul suo blog.
Quindi non c’è bisogno di essere eroi, non c’è bisogno di andare in piazza né di chissà quale gesto eclatante, per mettere i bastoni tra le ruote alla mafia: basta chiudersi nella cabina elettorale, e oltre a segnare la X sul simbolo che vi piace, indicare anche una preferenza, scrivendo il nome di uno dei candidati. Se ce n’è uno che è di vostra fiducia, ancora meglio. Altrimenti le liste con i nomi sono appese fuori ciascun seggio, basta scegliere.
Il voto mafioso esiste al Nord, come al centro e come al Sud.
Più preferenze “pulite” vuol dire che le preferenze pilotate dalla mafia varranno meno e non sarà così facile per loro piazzare i loro faccendieri nei comuni.
La cosa importante è che lo sappiano in tanti, perché il meccanismo è sì semplice, ma anche poco conosciuto.
La mafia si muove tanto bene, dove gli altri non guardano.