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Prodi

Ora dicono Prodi. Ma l’applauso di cui si dice è l’applauso liberatorio di una riparazione dopo il disastro: non scambiamo il sollievo per giubilo, per favore.

Rimane addosso la brutta sensazione che si prova quando la curiosità legittima non viene soddisfatta: qualcuno che chiaramente ci dica perché no a Rodotà. Senza problemi, senza alambicchi: se è un strategia politica che ce la spieghino, con coerenza. Perché la “piazza” è ancora lì che aspetta di sapere cosa è cambiato e perché, quale evoluzione e per chi.

(Ah, l’augurio ovviamente è caduto nel vuoto.)