Arrivano segnali negativi dall’economia: cala il numero degli occupati a maggio, per la prima volta dopo 8 mesi, mentre torna a salire la disoccupazione, che invece ad aprile era in regresso. Riguardo agli occupati, l’Istat stima una riduzione dello 0,2% rispetto ad aprile (-51 mila unità) toccando, dopo il forte incremento registrato il mese precedente, un livello appena superiore a quello di marzo. Il tasso di occupazione scende di 0,1 punti percentuali al 57,7%.
Quanto al tasso di disoccupazione risale all’11,3% a maggio, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile, quando l’Istat aveva rilevato un forte calo. La stima delle persone in cerca di occupazione a maggio cresce dell’1,5% (+44 mila). L’aumento riguarda solo gli uomini ed è distribuito tra tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni.
A maggio il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 37%, cioè +1,8 punti percentuali riportando il dato vicino al gennaio scorso (quando era 37,2%). Dopo l’aumento del mese scorso, la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a maggio rimane invariata, sintesi di un calo tra gli uomini e un aumento tra le donne.
L’inattività risulta in calo tra i 25-34enni, in crescita tra gli ultracinquantenni mentre rimane stabile nelle restanti classi di età. Il tasso di inattività è pari al 34,8%, invariato rispetto ad aprile. Nel trimestre marzo-maggio alla crescita degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-3,0%, -90 mila) e l’aumento degli inattivi (+0,1%, +16 mila).
(fonte: La Stampa)