La segretaria del Partito democratico Elly Schlein nella sala del Nazareno affollata di dirigenti e neo eletti Pd in Europa, la mette così: “Il messaggio è chiaro: Giorgia, stiamo arrivando”. La segretaria del Pd riferisce che con Meloni c’è stata una telefonata: “Ci siamo sentite, come normale che sia, per farci i complimenti per i reciproci risultati positivi”. I dem sono il partito che cresce di più in termini di voti, insieme ad Alleanza Verdi e Sinistra, soprattutto al Sud dove il Pd trainato anche dal record di preferenze di Antonio Decaro (quasi 500mila). La battaglia sul salario minimo, sulla sanità, contro l’autonomia differenziata hanno pagato in termini di consenso. E permesso di accorciare le distanze con Fdi. “Il Pd è il partito che è cresciuto di più dalle politiche, 10 punti dai sondaggi dall’inizio dello scorso anno, 2 in più dalle europee del 2019, 7 punti in più al sud rispetto alle europee. La distanza da Fdi si è assottigliata; da 2 milioni a un milione di voti”, spiega Schlein. E la somma dei partiti all’opposizione supera quella della maggioranza di centrodestra. Ora la sfida per la segretaria è la costruzione di un’alternativa. Il divario di voti con il M5s per i dem hanno chiarito i rapporti di forza. “Il Pd è il perno indiscusso per la costruzione dell’alternativa. Ora speriamo che passate le europee, con il risultato netto” che si è determinato con il Pd “di distacco primo partito del centrosinistra” si possa costruire l’alternativa, “noi – sottolinea Schlein – continueremo a lavorarci testardamente in modo unitario”. Schlein ci tiene a sottolineare che il Pd “non si considera autosufficiente” ma avverte che Giuseppe Conte che “perseverare nella strada della divisione o della competizione con il Pd, non credo porti a un risultato diverso rispetto a quello di ieri”.
Schlein: ‘Il Pd è il perno indiscusso per l’alternativa
Il Movimento 5 Stelle fa i conti con un “risultato deludente”, come ha sottolineato l’ex premier nelle dichiarazioni a spoglio in corso. Un risultato, ha aggiunto Conte, che merita una riflessione profonda. A cosa porterà’ questa riflessione e’ il quesito che ci si pone tra i dem. Il timore è che l’alleato decida di scartare di lato, alla ricerca di uno spirito anti-sistema e anti Pd simile a quello delle origini. La speranza è che Conte si convinca del fatto che “perde chi non è unitario”, come dice la segretaria Pd: “Chi ha avuto l’atteggiamento più unitario è stato premiato, e non parlo solo del Pd”, spiega Schlein riferendosi evidentemente agli alleati di Alleanza Verdi e Sinistra: “Mi viene da dire che le divisioni non pagano. Non pagano quelle dei progressisti e non pagano quelle tra chi si è presentato insieme per governare”, e qui la stoccata è a Matteo Salvini. È anche per capire quale direzione prenderà il M5s, e quindi il cantiere dell’alternativa, che Schlein chiamerà nelle prossime ore Conte.
Conte promette “una riflessione profonda”
Da Alleanza verdi sinistra Angelo Bonelli manda un messaggio chiaro rispetto alla creazione di un’alternativa al centrodestra: “Noi intendiamo assumere questa iniziativa nei confronti di Schlein e Conte, gli errori commessi alle politiche li abbiamo pagati cari. Renzi e Calenda Per noi è fondamentale un programma che federi”, dice a Rai Radio1. Fratoianni e Bonelli da mesi lavorano per consolidare il dialogo con il M5s a discapito di Renzi e Calenda. L’ottimo risultato di Avs fortifica una campo largo che si fermi un centimetro prima di Renzi e Calenda. È lo stesso confine che ha in testa Conte. La deputata dem Debora Serracchiani avverte: “dobbiamo parlare senza alcuna sudditanza né sensi di superiorità, con la capacità politica di essere punto di mediazione”.
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