Sulla nave Diciotti Giuseppe Conte tace, come tace ogni volta che torna utile il suo silenzio per simulare la vecchia tattica del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Tace sul diritto internazionale fatto carta straccia dal ministro dell’inferno Salvini. Tace su un sequestro di persona che si protrae da una settimana per l’incapacità di avere un peso politico in Europa se non attraverso il ricatto. Tace sul mondo che ci ride dietro mentre teniamo in ostaggio una nave della nostra Guardia Costiera sperando di ottenere qualcosa in più della commiserazione.
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