Nuova novità tra le pieghe della manovra.
Si scopre una proroga fino a giugno 2023 dell’agevolazione che permette di limitare al 14% (anziché al 26% previsto) la tassazione sulle plusvalenze su terreni e partecipazione, estendendola anche ad azioni e titoli sui mercati finanziari, nonché a risparmi e patrimoni in fondi e polizze assicurative sulla vita. L’aveva già anticipato il Corriere della Sera, nel 2023 si attendono circa 1,5 miliardi di euro di entrate da questa misura che, di fatto, proroga e amplia l’agevolazione prevista dal dl bollette di marzo incentivando a pagare in questa finestra. Dove si concentra la quasi totalità degli investimenti in azioni e prodotti finanziari? Tra i più ricchi, ovviamente.
Non solo. C’è anche un bello scudo penale per i presunti grandi evasori, dopo aver accontentato i piccoli. È la proposta di Fratelli d’Italia presentata con un emendamento che prevede il congelamento della denuncia penale che vale fino a quando non saranno versati tutti gli importi dovuti, si applica alle aziende che pagano a rate importi superiori ai 250mila euro e circoscrive il periodo di inadempienza tra gennaio e ottobre 2022. La proposta di modifica prevede che il procedimento riparta per chi non paga due rate consecutive. Una norma che, dicono i ben informati, sarebbe stata stata pensata pensata per i trader che comprano e vendono energia, di cui potrebbero beneficiare parzialmente anche le società sportive, che entro il 22 dicembre sono chiamate a pagare i debiti Irpef, Iva e Inps.
Se vanno avanti così si inventeranno il reato di pagare le tasse.
Buon venerdì.