Succede a Seregno. Il bar “Tripodi” viene chiuso dalla Prefettura. Il proprietario è la stessa persona che casualmente aveva un box pieno d’armi a disposizione delle famiglia di ‘ndrangheta del posto. Non è difficile pensare che i collegamenti tra bar “Tripodi” e mafia siano consistenti. In un paese normale un bar che puzza di mafia dovrebbe finire deserto, osteggiato, pisciato. In un paese normale. A Seregno invece hanno pensato di appenderci fuori un lenzuolo con scritto “vi vogliamo bene” e tanto di cuore da adolescenti graffiati molesti. Apologia di mafia. Una cosa così. E allora forse c’è qualcun altro da estirpare in fretta oltre al bar.