Può piacere o non piacere, si può essere d’accordo o meno, ma che qualcuno decida di metterci la faccia e di chiedere dieci euro per continuare a fare il proprio lavoro è lineare all’autodeterminazione di parola. E in una televisione che utilizza il “porcellum” nelle proprie scelte e nella programmazione l’esperimento di Michele Santoro è una verifica importante per lo stato di salute e di lotta della rete. Perché ogni tanto oltre che difendersi sarebbe il caso anche di prenderli in contropiede. E non riesco a non augurargli (e augurarci) che sia il primo azzardo che apra la strada a un metodo.