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Mentre il Paese sprofonda nella crisi energetica, si brucia nella crisi climatica e si affama nella povertà che dilaga la ‘Ndrangheta non sa più dove mettere i soldi e decide di sotterrarli in giardino.
Pentoloni carichi di denaro sepolti dalla ‘Ndrangheta in giardino
Come nelle favole ma questa è una favola nera: le perquisizioni degli uomini della Polizia nell’ambito di una vasta operazione contro la criminalità organizzata nel torinese e in altre parti del paese hanno rivenuto pentoloni carichi di denaro che una volta riportati in superficie hanno svelato un vero e proprio patrimonio di banconote e monete.
Il tribunale di Torino ha emesso venti custodie cautelari in carcere, sei arresti domiciliari e due obblighi di dimora, emesse per diversi reati: associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, plurime cessioni di ingenti quantitativi di droga (hashish, marijuana e cocaina), violazione della normativa in materia di armi, riciclaggio, reimpiego di denaro provento delittuoso, rapina e ricettazione.
Al vertice del gruppo, secondo gli investigatori, c’è il 43enne boss Vittorio Raso, arrestato lo scorso 22 giugno nei dintorni di Barcellona dopo un periodo di latitanza. Gli agenti di polizia nel corso dell’indagine hanno sequestrati circa 800 chili di droga di vari tipi, due pistole, tre fucili, 12 chili di esplosivo, centinaia di munizioni e un milione di euro in banconote di vario taglio. Come il gatto e la volpe i soldi erano seminati nel giardino.
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