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Andrea Muccioli

Cosa rappresenta Muccioli (che non vogliamo) in Lombardia

Lo descrive bene il pezzo di ieri scritto da Cecco Bellosi, Riccardo De Facci (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza): la vicenda dell’incarico di Andrea Muccioli (e mi viene da sorridere pensando a quando io e Chiara abbiamo mandato il comunicato alle agenzie e quasi tutti ci dicevano che era un’invenzione, una voce di corridoio…) è il sintomo del modo formigoniano di intendere la sanità (o forse sarebbe meglio “le aziende delle sanità”) dove le consulenze (di questi tempi, poi) e le regalìe sono all’ordine del giorno per riuscire a tenere in piedi una struttura basata più su rapporti amicali e di capicorrente piuttosto che di reale meritocrazia e professionalità. Ma il no urlato in faccia a Muccioli (perché non siamo stati solo noi pericolosi comunisti ma sono stati soprattutto gli operatori del settore che hanno manifestato tutto il proprio disgusto per una nomina che risulta offensiva soprattutto per le eccellenze del territorio) e il fronte di rifiuto davanti a Formigoni dimostrano che il “sistema” Formigoni comincia a scricchiolare. L’azione di corrosione è simile a quella descritta in maniera efficace da Naomi Klein in “Shock Economy”: la distribuzione dei fondi a cascata porta infatti con sé la mancanza di ascolto, la cristallizzazione dei bisogni, i favori agli amici. In questa luce, lo scambio non puramente lessicale di don Verzé delle favelas con le fazendas o la nomina di Andrea Muccioli come consulente non sono incidenti di percorso, ma il sintomo di un potere in fase di crisi se non di implosione, scrivono giustamente Bellosi e De Facci. Il Celeste Governatore sa bene che per tenere in piedi la propria ideologia neoliberale e corporativista ha bisogno di una continua disponibilità di occasioni e posizioni per sfamare il sistema a cascata e (in tempi di crisi soprattutto) non può fingere di volere tornare alla sussidiarietà e meritocrazia con scelte sempre personali e sempre calate dall’alto. Santa Rita, San Raffaele e tutte le notizie che escono su Don Verzè stanno abbattendo i suoi servitori servili e Formigoni non ha abbastanza denaro e posizioni per comprarsene di nuovi.

Per questo l’occasione è importante e significativa. Oggi in molti hanno voglia (e bisogno) di credere in un altro modello. E per questo non possiamo più permetterci di accettare chi finge di opporsi alla nomina di Muccioli solo per il tempo di avere una nomina in contropartita o quelli che contestano il modello di Formigoni ma lo adotterebbero (e lo adottano in alcune amministrazioni comunali) volentieri semplicemente sostituendo gli attuali anelli di catena con i propri.

Il 2012 sarà un anno molto più interessante di quello che si potrebbe immaginare.

Formigoni delega Muccioli? Ci ripensi

“Ancora non ci sono atti ufficiali, ma pare confermato che il Presidente Formigoni intenda nominare, in qualità di delegato alle droghe e dipendenze per Regione Lombardia, Andrea Muccioli.

La notizia ci lascia letteralmente sconcertati.

Muccioli e San Patrignano incarnano l’idea di una modalità educativa e di cura assai discutibile, che ha palesemente fallito, investita da ombre pesanti sui metodi e persino da vicende giudiziarie.

Un disastro che è stato anche economico e amministrativo, con una comunità al tracollo, un buco finanziario di svariati milioni e il recente allontanamento del figlio del suo fondatore.

Che ora verrebbe chiamato da Formigoni a occuparsi di droga proprio mentre la Regione, come ha denunciato alcuni giorni fa il Coordinamento enti accreditati e autorizzati Lombardia, riduce gli investimenti nei confronti delle persone con problemi di dipendenze e delle associazioni che se ne occupano.

Considerato che la nomina non è ancora stata formalizzata, auspichiamo un ripensamento. In caso contrario, si tratterebbe oltretutto di uno schiaffo inaccettabile al terzo settore, che in Lombardia vanta esperienze e risorse professionali e umane di grande livello, da anni impegnate nella prevenzione e nel contrasto al consumo di sostanze stupefacenti. Forse con meno visibilità pubblica di Muccioli, ma certamente con ottimi risultati”.
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