L’occasione persa (ma possibile) sulla commissione d’inchiesta per il ‘sistema Sesto’
La scrivo in due righe tanto produrrà lo stesso rumore. La maggioranza in Regione Lombardia (ovvero Lega e PDL unite dal terrore di esistere ormai solo qui dentro) ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta sul “Sistema Sesto” dopo le note vicende che hanno coinvolto Filippo Penati. Chiriamoci subito: la commissione è inutile. Inutile nel senso letterale del termine perché non può indagare e analizzare gli atti che vengono contestati dalla magistratura che non sono di competenza regionale. L’istituzione della commissione è una banalissima speculazione politica (meglio degli immigrati e i terroni, almeno) per rispondere all’istituzione delle commissioni d’inchiesta sul San Raffaele e sulle vicende di Cappella Cantone e l’ex vicepresidente del Consiglio Regionale Nicoli Cristiani. Banalizzando si potrebbe dire che è un goffissimo eccesso di difesa di una maggioranza sotto assedio.
Questo il riassunto delle puntate precedenti, ora veniamo ad oggi (in realtà ieri, quando si è insediata la commissione). Ho già scritto il mio pensiero sulla vicenda Penati (qui, qui in risposta a Pippo e qui proprio all’inizio della storia) e mi capita di risponderne spesso durante gli incontri in Lombardia. Non mi è mai piaciuta la politica che non riesce a pensarsi non sistematica e non sistemistica in una rete di rapporti dediti alla speculazione. Al di là delle vicende giudiziarie mi sembra poco opportuno, ecco tutto. Però l’istituzione di questa commissione d’inchiesta (e di cartapesta) è (o era) una grande occasione per il centrosinistra lombardo. Perché la presidenza è della minoranza (quindi del centrosinistra, appunto) e lascia un ampio spazio di comunicazione per raccontare che forse sì, concettualmente si è presa una piega di intenti che deve aprire delle riflessioni. E sarebbe stato il centrosinistra che in molti chiedono che ha la voglia e la forza di riconoscere i propri errori e di raccontarsi per dimostrarsi serio nel ripensarsi. Insomma un’assemblea pubblica e civilissima che speculerebbe sulla speculazione del centrodestra facendo sbocciare tra il nostro popolo una riflessione aperta, convinta e perché no convincente. Niente autodafé, per carità, ma un riconoscere i propri eventuali errori.
Una bella occasione, insomma.
Bene. Per la minoranza è stata eletta Elisabetta Fatuzzo, rappresentante in Regione del Partito dei Pensionati. Il Partito dei Pensionati nella scorsa legislatura era alleato del centrodestra. Per dire.