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baciapile

L’equilibrismo dei sovranisti baciapile

Forti con i deboli, deboli con i forti. Gli stessi politici che pretendono la “difesa dei confini” da una inesistente invasione di migranti sono quelli che non si fanno problemi ad applaudire l’ingerenza dello Stato vaticano nel lavoro del Parlamento

Orlando Merenda viveva a Torino. Aveva 18 anni. Orlando era gay. Anche lui ha dovuto subire i bulli che l’hanno bersagliato per questo. Si tratta esattamente di quell’omofobia che in molti continuano a sminuire, quella che viene derubricata a “scherzo”, quella che ci dicono che “non è niente di male”, che in fondo “i bulli ci sono sempre stati e non è mai morto nessuno”.

Il fratello di Orlando in un’intervista a La Stampa racconta: «Era preoccupato e non mi ha fatto i nomi di chi gli faceva del male». Le vessazioni sono state raccontate anche dai suoi amici più stretti che raccontano come Orlando comunque abbia sempre mantenuto il riserbo, poco incline allo scontro e abbia deciso di non raccontare nulla ai suoi familiari. Orlando Merenda a 18 anni ha deciso di buttarsi sotto un treno. «Il tuo ultimo saluto è stato un caffè con un Kinder Bueno – scrive il fratello di Orlando su Facebook -. Nel pomeriggio abbiamo fatto la tragica scoperta. Sei andato via a soli 18 anni lasciando in noi un grande vuoto». Poiché l’odio non si arresta nemmeno con l’eliminazione dell’avversario, visto che ha bisogno di nutrirsi in continuazione, sui profili social di Orlando oltre ai messaggi di cordoglio sono arrivati insulti. Ancora. C’è perfino un “morte ai gay”.

Il suicidio di un ragazzo di 18 anni, in un Paese normale, dovrebbe essere inserito nel contesto di una violenza diffusa che deve per forza essere affrontata dalla politica. Il 22 giugno a Roma, in via Prenestina, una trans è stata trovata morta in un canale di scolo nei pressi di un distributore con una ferita alla testa. Il 27 giugno un uomo ha insultato una trans a Riccione con frasi sessiste e omofobe mentre passeggiava con altre tre persone. La trans, che nella foga di difendersi dagli insulti era finita a terra, è stata soccorsa nel Pronto Soccorso della città mentre l’aggressore ha addirittura tentato di fare irruzione nella caserma dei carabinieri, prima di essere arrestato. Nella settimana del Pride un dodicenne a Milano che stava andando a unirsi al corteo è stato preso di mira da alcuni ventenni che lo hanno sbeffeggiato e poi preso a schiaffi dietro alla testa. I medici del 118 che stavano presidiando l’area si sono accorti di quanto stava accadendo e sono intervenuti evitando che la situazione degenerasse. Fortunatamente il dodicenne non ha avuto bisogno di cure mediche in ospedale.

È andata peggio a due giovani fidanzati che intorno alle 21 di sabato stavano andando a cena, in centro a Milano. I ragazzi erano in bicicletta quando un uomo li…

L’articolo prosegue su Left del 2-8 luglio 2021

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SOMMARIO

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.

I baciapile sono il problema

Per Vaticano la legge Zan violerebbe il Concordato. Una persona consapevole dell’importanza di vivere in un Paese laico avrebbe colto l’occasione per rispondere che sì, è vero, dunque forse andrebbe abolito. E invece…

Toh, si stupiscono. La Chiesa fa la Chiesa, fedele al suo marchio e sempre in linea con il proprio marketing, decidendo di ergersi a moralizzatrice su un disegno di legge, il ddl Zan, che si propone di legittimare persone che dovrebbero essere libere e che invece devono nascondersi da una “caccia all’omo” (tanto per citare il bel libro di Simone Alliva) che imperversa. La Chiesa fa la Chiesa, appunto: figurati se può osservare senza spavento la libertà degli altri chi governa il proprio consenso con i dogmi, figurarsi se può guardare al progresso chi ha nella sua ragione di esistere un conservatorismo con duemila anni di storia.

Ieri la Chiesa ci ha fatto sapere che secondo loro la legge Zan violerebbe il Concordato. Una persona normale, laica e consapevole dell’importanza di vivere in un Paese laico, avrebbe colto al balzo l’occasione per rispondere che sì, che è vero, che quindi forse è davvero il caso di abolire il Concordato e invece come sempre accade la crosta clericale che affligge la nostra cultura popolare è riuscita a dare il peggio di sé. Penosa, lasciatemelo dire, la politica: una parte ha ovviamente preso la palla al balzo per fomentare la propria battaglia contro i diritti degli altri (normale e prevedibile: quando la Chiesa fa la Chiesa concima certa destra con grande fervore) ma l’altra (quella che dovrebbe essere laica) addirittura si imbarazza, arrossisce, ci fa sapere (come dicono fonti del Pd) che “si cercherà un’interlocuzione”. Ma davvero? Si va a discutere di educazione sessuale da chi la sessualità ce l’ha castrata per dogma (con pessimi risultati, tra l’altro)? Si discute di “famiglia naturale” con quelli di una roba a tre con un angelo? Dai, siamo seri, su.

La Chiesa fa la Chiesa, quello è il suo ruolo ed è legittimo che lo faccia ma che le ingerenze politiche ancora oggi ottengano risultati è qualcosa che davvero non si riesce nemmeno a scrivere. Ma non eravamo nell’era “della scienza” come ripetevano tutti? Che è successo? Ma vi immaginate un dibattito su una proposta di legge qualsiasi se domani l’Islanda ci facesse sapere di non apprezzarla? A proposito: ore meravigliose passate a osservare questi sovranisti in difesa della Patria che stanno godendo per l’invasione legislativa di uno Stato straniero come il Vaticano. Se arrivasse un cronista straniero, uno non figlio della cultura che permea questo Paese fintamente perbenista e paracattolico non troverebbe nemmeno un senso. La fede è la fede, la politica è la politica: mischiare le due cose è una manipolazione.

Siate fedeli, alla Costituzione e a quell’articolo 7 che dice «lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani». Anzi cogliamo la palla al balzo e parliamo anche dell’8×1000 inoptato, dell’Imu sugli immobili della Chiesa, dei finanziamenti alle scuole paritarie, dell’ora di religione a scuola, del motivo per cui non si può parlare di eutanasia, cannabis, matrimonio egualitario. Insomma, se ci pensate sarebbe un assist non indifferente perché la sinistra faccia la sinistra.

Ma il problema non è il Vaticano che è stato spesso dalla parte sbagliata della Storia (pedofilia, inquisizione, pensiero magico e antiscientifico, oppressione delle donne, omofobia, sessismo, patriarcato) ma chi continua a permetterlo. Ancora. Il 23 giugno del 2021.

I baciapile sono il problema.

(A proposito: questo è un buon momento per smettere di considerare il Papa un riferimento per la sinistra, che dite?)

Buon mercoledì.

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.