Buone idee da tenere in tasca: la biblioteca condominiale
Io non so voi ma quando leggo notizie così la giornata mi inizia con il sorriso:
“Con l’apertura della biblioteca il rapporto tra i condomini è nettamente migliorato, in fondo, lo scopo era proprio quello…”. Scopri la storia del palazzo di via Rembrandt 12, alla periferia di Milano, in cui è stata collocata una biblioteca nell’ex portineria. Si tratta del “primo esempio di biblioteca aperta al pubblico in un condominio privato”
Possono i libri migliorare il rapporto tra condomini, spesso conflittuale? E può la condivisione della passione per la lettura favorire il dialogo (visto che, in molti casi, spesso neppure si conosce il nome degli altri condomini)?
La risposta a queste domande, stando all’esperienza della biblioteca condominiale di via Rembrandt 12, a Milano (zona Lorenteggio), collocata nell’ex portineria del palazzo, è sì in entrambi i casi.
Roberto Chiapella, l’ideatore del progetto, ne ha parlato con ilLibraio.it, spiegando che lo scopo per cui è nata questa biblioteca, è proprio quello di migliorare il rapporto tra i condomini che, in effetti, “è nettamente migliorato”.
“La partecipazione al progetto continua e ci sono speranze che si diffonda. In più, ci siamo attivati organizzando presentazioni di libri”, aggiunge.La biblioteca di via Rembrandt 12 resta per ora l’unica realtà del genere a Milano: “Stanno nascendo altre strutture simili, ma si tratta di casi differenti: il Comune di Milano ha infatti messo a disposizione dei locali in alcune case popolari, e dei volontari si stanno attivando per gestire altre piccole biblioteche; noi abbiamo un percorso a parte, siamo la prima biblioteca aperta al pubblico (anche non residente) in un condominio privato”.
(PS Siamo in dirittura d’arrivo del nostro crowdfunding per il mio prossimo spettacolo e libro. Se volete darci una mano potete farlo qui. E passatene parola. Se potete e se volete. Grazie.)