Com’è facile riciclarsi per un Prefetto
Un articolo importante di Andrea Tornago. Brescia sarebbe molto meno raccontata senza di lui:
Doveva lasciare l’incarico a fine 2015 raggiunta l’età della pensione, ma ha rassegnato le dimissioni in anticipo. Il prefetto di Brescia, Narcisa Brassesco Pace, indagato per abuso d’ufficio in un’inchiesta rivelata da ilfattoquotidiano.it ha lasciato il suo incarico dal 1 aprile. Il 9 dovrà comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare insieme ad altri 5 indagati, accusato di essere “istigatore e determinatore” di un ricorso – per far togliere unamulta al figlio di un imprenditore – definito “manifestamente infondato” dal pm e contenente “dichiarazioni false”.
“Lascio all’improvviso e molti di voi me ne hanno chiesto la ragione – ha argomentato il funzionario nel suo discorso d’addio – poiché questa esperienza volge al termine, naturalmente, è un corso naturale”. In realtà – secondo fonti vicine alla Prefettura – il Viminale non avrebbe visto di buon occhio un suo possibile rinvio a giudizio nel medesimo distretto in cui, fino a fine marzo, ha ricoperto l’incarico di prefetto. A reggere il palazzo del governo sarà il viceprefetto aggiunto Salvatore Pasquariello, ma l’ex prefetto Brassesco Pace, a Brescia dal 2009 su proposta dell’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, ha già trovato un nuovo lavoro.
Dal 2 aprile è presidente del cda di Capital Shuttle, società di consulenza finanziaria per i grandi patrimoni della banca Ipibi Financial Advisory (gruppo Veneto Banca). Oltre all’incarico nella finanziaria che controlla la banca Ipibi – i soci di Capital Shuttle sono Finnor (9,5%), veicolo che fa capo a Osvaldo Bossetti, Ubi Fiduciaria (9,4%), l’ad Marangi (8,3%) e la B.Ifigest (6,7%) di Gianni Bizzarri – sarà anche membro del cda di Sogea, società di formazione per manager partecipata da Confindustria, “su proposta del presidente della Rina di Genova, cavaliere del lavoro Ugo Salerno”.
Brassesco Pace l’ha annunciato nel corso della cerimonia di addio che si è tenuta negli appartamenti istituzionali del prefetto a palazzo Broletto venerdì 27 marzo, alla presenza del gotha dell’imprenditoria e della finanza di Brescia e Bergamo. Già nel 1999 la funzionaria aveva interrotto la sua carriera prefettizia per lavorare nel privato come segretario generale della holding S.G.F.(logistica) e direttore generale del Gruppo Aprile Spa, società operativa nel settore del trasporto marittimo e aereo.
“Ringrazio tutti gli imprenditori – ha sottolineato Brassesco Pace – e una particolare gratitudine al presidente degli industriali, cavaliere del lavoro Marco Bonometti, sulle cui eccezionali qualità umane e professionali non debbo qui soffermarmi”. Le conclusioni del suo mandato, infatti, le tira proprio il presidente di Aib, l’associazione industriale bresciana: “Il prefetto ha saputo motivare i suoi collaboratori orientandoli ai bisogni delle imprese”. Tra i presenti all’addio di Brassesco Pace anche il cardinale Giovanni Battista Re, l’onorevole Stefano Saglia(sottosegretario allo Sviluppo Economico dell’ultimo governo Berlusconi) l’ex presidente leghista della provincia di Brescia Daniele Molgora e l’onorevole Guido Galperti del Pd.
Mentre i migranti e l’associazione Diritti per tutti hanno festeggiato l’addio del prefetto distribuendo il dolce tipico pachistano Jalebi sotto al palazzo del governo. Brassesco Pace, infatti, è stata anche al centro di una recente polemica con il capo dipartimento immigrazione del Viminale Mario Morcone, “sconcertato” per il rigetto dell’80 percento delle domande di emersione degli immigrati a Brescia contro una media nazionale del 20 percento. Nonostante gli inviti, non c’erano il sindaco di Brescia Emilio Del Bono e i vertici della magistratura bresciana.