Michele Zagaria: il boss che ordina di fare figli
Non bastava quell’appartamento di via Colombo a Casapesenna (Caserta) dove ha vissuto nascosto per quattro anni, dal 2004 al 2008. Non era sufficiente nemmeno il citofono «con quattro collegamenti» utilizzato per parlare con i fedelissimi. E non lo faceva sentire sicuro neppure la protezione assicurata da Generoso Restina (oggi pentito) e dalla moglie. No, Michele Zagaria — il capo dei capi dei Casalesi — per essere tranquillo voleva di più. E così disse al suo vivandiere che lui e la moglie avrebbero dovuto avere un figlio. Lo ha rivelato lo stesso Restina nel corso di un’udienza del processo in corso a Santa Maria Capua Vetere, durante la quale ha anche riferito di incontri tra il boss e l’ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria.
«Michele Zagaria — ha raccontato Restina ai giudici — passava le giornate a vedere la tv, a leggere i quotidiani, a parlare con i suoi fedelissimi». Un giorno, però, ha preteso di più. «Ha sollecitato me e mia moglie ad avere un figlio per apparire una famiglia normale e non avere problemi». Quel figlio è arrivato. Anzi, è una figlia. «E quando è nata mi ha intestato una ditta di pulizie chiamandola con il nome della bambina». La mamma, a quel punto, ha deciso che era troppo. «Sì, fu proprio mia moglie che mi convinse ad interrompere il sostegno a Zagaria».
(clic)