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Censis

Un milione e centomila.

indifferenza

Un milione e centomila elettori elettori persi nelle ultime tre elezioni comunali. In pratica l’equivalente di tutti gli abitanti di Torino e Trieste messi insieme hanno deciso che non valesse la pena votare.

Scrive l’ANSA: «A Roma, ad esempio, alle ultime amministrative (2013) hanno votato 572 mila elettori in meno rispetto al 2001; a Milano 225 mila, a Napoli 89 mila. Secondo il Censis, dopo la grande stagione dei sindaci, inaugurata con l’elezione diretta e la forte personalizzazione delle candidature, è subentrata una fase di disillusione con una impennata dell’astensionismo. A Roma si è passati da un’affluenza pari al 79,4% alle elezioni comunali del 2001 (primo turno) al 52,8% di votanti nel 2013.»

Quando si dice o si legge “non c’è spazio politico” riferendosi a questo o a quel partito, bisognerebbe forse ricordarsi che c’è un mondo di disillusi là fuori. Ma davvero.

Per curarsi in Italia bisogna essere ricchi. Lo dice il Censis.

tagli-sanitaSecondo il Censis 2 milioni di anziani sono costretti a rinunciare alle cure perché non possono più permettersele. Dati agghiaccianti che secondo lo Spi-Cgil dimostrano che in Italia ormai per curarsi bisogna essere ricchi e facoltosi.
“Ormai è del tutto evidente che per potersi curare in Italia bisogna essere ricchi e facoltosi. Lo dimostrano i dati agghiaccianti riferiti a tutti quegli anziani con redditi medio-bassi che hanno dovuto rinunciare alle cure perché non possono più permettersele”.
Così il Segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone commenta quanto evidenziato oggi dal Censis. “Di fronte a questo drammatico scenario – ha continuato Cantone – viene da domandarsi che cos’altro deve succedere affinché la politica si svegli e rilanci sanità e welfare, che da cinque anni a questa parte sono stati inesorabilmente smontati pezzo dopo pezzo”.