Legge crescita Regione Lombardia: un nostro piccolo risultato
“L’ostruzionismo che abbiamo condotto in Aula sulla legge crescita ha prodotto almeno un risultato importante: lo stralcio dell’articolo 36, quello che implicava l’estensione delle concessioni autostradali a interventi insediativi esterni.
Questa norma, più volte e sotto varie forme già presentata negli anni scorsi ma mai arrivata all’approvazione, avrebbe consentito di coprire i costi di un’eventuale nuova autostrada attraverso la realizzazione di complessi immobiliari non meglio definiti lungo il suo percorso. Con gli effetti devastanti che ben si possono comprendere.
Se è vero, infatti, che in Lombardia manca un piano strategico della mobilità capace di dare una visione d’insieme delle singole opere, con un passaggio del genere, come ha denunciato anche Legambiente, si sarebbero trasformate le autostrade in assi dorsali di enormi progetti per un ulteriore consumo di suolo a beneficio esclusivo del concessionario.
Si tratta quindi di un primo passo positivo. Sappiamo comunque che, sul tema, il centrodestra tornerà presto alla carica con un pdl ad hoc. Naturalmente, ci troverà pronti a contrastare con forza qualsiasi tentativo di compromettere il territorio lombardo favorendo speculazioni e infrastrutture inutili.
Sul complesso della legge sviluppo resta ovviamente tutta la nostra contrarietà rispetto a due questioni che riteniamo molto gravi: l’avvio per il reclutamento degli insegnanti dei concorsi di istituto che, diversamente da quanto sostiene Formigoni, vede l’avversità di molta parte del settore e l’introduzione della contrattazione di secondo livello. Un vero colpo basso, assestato con metodo, alla scuola pubblica e ai diritti del lavoro”.
Milano, 4 aprile 2012