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dubitare

Grufolano sulla nonna di Renzi e intanto affossano la legge sulla tortura (e il “teorema Zuccaro” non esiste)

Forte questo governo Gentiloni. Ancora una volta, dopo quella brutta legge sulla legittima difesa (che si augurano di aggiustare in quel Senato che volevano abolire) ieri alla Camera sono riusciti a partorire una legge sulla tortura che appena nata ha già infranto parecchi record: non è stata votata dal suo primo firmatario Luigi Manconi (come se un ristoratore servisse nel suo ristorante un suo piatto avvisandovi che farà schifo), ha meritato critiche dalle associazioni umanitarie che si occupano di tortura e dai famigliari dei torturati e, per di più, è riuscita a fare arrabbiare anche le forze di polizia. Un capolavoro di inettitudine. Solo che questa volta è il Senato a confidare nella Camera perché “intervenga con le opportune migliorie”. In tempi di referendum i sostenitori della riforma costituzionale lo chiamavano “ping pong” e invece è banalmente dappocaggine.

Forte anche tutto il can can sul teorema Zuccaro: frotte di politici che si sono buttati a pesce che si doveva “fare chiarezza sulle ONG” dimenticandosi di essere pagati proprio per quello. Quando si sono ripresi hanno messo in piedi un’indagine conoscitiva affidata alla Commissione Difesa che finalmente ha prodotto un risultato: non ci sono inchieste in corso sulle ONG (ma va?) e c’è una sola inchiesta (“conoscitiva”) su alcune persone (non meglio specificate). In sostanza: non esistono al momento attuale elementi che possano farci dubitare di eventuali accordi illeciti tra ONG e scafisti. Balle, insomma. Balle grasse e stupide che hanno riempito la bocca di una manciata di politici pressapochisti che oggi invece rimangono muti.

 

(continua su Left)

Bisogna imparare a dubitare per essere curiosi

Ogni uomo che abbia la benché minima esperienza del mondo conclude facilmente che tutti gli altri, persino i più ragionevoli, talvolta ragionano male, e ragionano male, di solito, sui propri interessi. Così, bisogna esser follemente presuntuosi per immaginare d’esser gli unici al mondo ragionevoli nel proprio interesse, e per non dubitare costantemente del proprio giudizio quando occorre. Perciò mi stupisce la stravaganza della maggior parte della gente, e specie dei contendenti, che s’immaginano sempre tutti quanti d’aver le migliori ragioni del mondo.
(Jean Domat, Pensieri, XVII sec.)

 

 

*Immagine tratta dalla bellissima tesi di Simona Della Croce “STORIA E GIORNALISMO. PEPPINO IMPASTATO: DA TERRORISTA A SIMBOLO DELLA LOTTA CONTRO LA MAFIA. IL POTERE DELL’INFORMAZIONE E LA FORZA DELLA MEMORIA.” anno 2010/2011 (la potete leggere qui)