Tangentopoli che non è mai esistita e non è mai finita
Vogliono farci credere che Tangentopoli sia un incidente di percorso di una politica sostanzialmente onesta che è inciampata più per presunzione e disattenzione piuttosto che per una naturale inclinazione al compromesso. Ci hanno raccontato che l’accanimento dei magistrati “rossi” e “antropologicamente diversi” ha dipinto un quadro dai toni troppo accesi rispetto alle buone pratiche lombarde. Fior fiore di giustizialisti hanno esercitato l’arte del giudizio bifronte passando sottovoce dalle condanne urlate ad alta voce contro Craxi & co. ad una nuova era di memoria: intitolazione di piazze e mani giunte di fronte al carisma dello Statista.
Così, come in ogni involuzione morbida di questo Paese, oggi nella coscienza permeabile lombarda la corruzione è un capitolo di storia nemmeno troppo contemporanea buona per i ripassi nei circoli politici; un’ombra di “qualcosa che (forse) è stato” che galleggia in mezzo alla gente, nei mercati, sopra alla testa dei pendolari, con l’indifferenza che conviene alle cose superate e nemmeno troppo importanti.
Eppure nell’ultimo anno in Lombardia gli indagati e arrestati illustri non mancano. Sottovoce.
Sono stati arrestati (e hanno patteggiato) l’illustre Prosperini e l’ex assessore a Pavia Rossana Gariboldi (finita in carcere per riciclaggio).
A Como il rieletto consigliere regionale Rinaldin ha un appuntamento in agenda per il 6 luglio: dovrà presentarsi in tribunale per l’avvio del processo, accusato di avere intascato tangenti per appalti per i lavori del lido di Menagagio, Rinaldin respinge fin da subito ogni accusa.
A Trezzano sul Naviglio l’ex sindaco PDS Tiziano Butturini e il consigliere comunale PDL Michele Iannuzzi (quando si dice “larghe intese”) sono stati arrestati con l’accusa di avere favorito alcune società nella distribuzione degli appalti. L’ex sindaco Butturini è il marito del primo cittadino (dimissionario) di Trezzano e presidente di TASM spa e di AMIACQUE srl, due aziende pubbliche di tutela e gestione di risorse idriche. Per non farsi mancare niente dietro agli arresti si sente anche puzza dei soliti noti della ‘ndrangheta calabrese della cosca Barbaro-Papalia.
Il prossimo mese anche Giuseppe Grossi (leader indiscusso delle bonifiche) ha l’agenda occupata dall’inizio del processo per il caso Montecity-Santa Giulia. Grossi è accusato di avere gonfiato i costi per lo smaltimento dei rifiuti.
A Rho due finanzieri infedeli sono stati condannati a 4 anni per concussione: sono accusati di essersi “ammorbiditi” per la modica cifra di 300 mila euro.
Senza dimenticare il fuoriclasse Milko Pennisi che è stato pescato con un pacchetto di sigarette senza sigarette ma con un bel mazzo di 5 mila euro dentro. Poi dicono che il fumo nuoce gravemente alla salute.
Le banconote nel pacchetto di sigarette ricordano tanto i lingotti e i rubli di un tale Poggiolini. Ma sarà malafede. Sarà questa mia nostalgia canaglia per le bustarelle che non sono ma esistite e non esistono più.