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freedom flotilla

Scusaci, Vik

Ancora una volta. Come sempre. La Freedom Flotilla Zaytouna-Oliva in missione umanitaria verso Gaza è stata braccata dalla marina israeliana. Un’imbarcazione pericolosissima: un equipaggio interamente femminile (per ricordare il ruolo delle donne nei territori occupati) tra cui un premio Nobel. Ancora una volta la notizia rimarrà sepolta tra le esotiche vicende dai luoghi lontani che non ci interessano troppo. Ancora una volta la politica italiana rimarrà troppo silente (grazie a Pippo e Bea che hanno presentato alla Camera questa interrogazione per Possibile) e ancora una volta noi non riusciremo a raccontare la vicenda all’altezza del dolore che procura.

E ogni volta penso a come Vittorio Arrigoni invece trovasse la chiave giusta per dare un nome, una forma, un posto a notizie come queste. A come fosse chirurgico nel racconto. E quanto poco ci riusciamo noi.

Seguiamo la vicenda. Almeno noi.

Le novità dalla Freedom flotilla

Le autorità israeliane hanno espulso l’ex presidente tunisino Moncef Marzouki e la eurodeputata Ana Miranda che si trovavano a bordo di una imbarcazione umanitaria in rotta verso la Striscia di Gaza con l’obiettivo di rompere l’assedio.La Marina israeliana ha accostato la nave ‘Marianna’ scortandola verso il porto di Ashdod senza incidenti. Le altre tre imbarcazioni della Freedom Flotilla salpata da Creta lo scorso 26 giugno, sono ripartite verso porti greci. In totale 16 cittadini di diverse nazionalità e due israeliani si trovavano a bordo della Marianna.
La piccola flotta voleva portare a Gaza attrezzature mediche e pannelli solari per la popolazione palestinese, ridotta allo stremo dopo un assedio in corso dal 2007, alle prese con gravi carenze di generi alimentari, medicinali e mancanza di energia elettrica.
Questa è la terza spedizione tentata dagli attivisti filo-palestinesi dopo che la prima, nel maggio del 2010, si era conclusa con la morte di nove persone. Questa volta non ci sono stati incidenti.

Estelle sotto attacco alle 10.20. Gaza sotto assedio da anni. Mobilitazioni in corso.

Avevamo parlato di Estelle.

ALLE 10.20 DI OGGI 20 OTTOBRE, in acque internazionali a circa 17 miglia nautiche a nord di Arish, Egitto (secondo le ultime coordinate che sono riusciti a trasmetterci dalla nave) navi da guerra israeliane circondando Estelle e dando il via all’assalto alla nave pacifica.
Navi da guerra israeliane abbordano il veliero Estelle, con su attivisti per i diritti umani e membri del parlamento di diverse nazionalità europee, diretto a Gaza in missione di pace.
Estelle è una nave disarmata, in missione umanitaria e di pace, con cargo ispezionato più volte, equipaggio con dichiarate intenzioni non violente, in rotta da acque internazionali direttamente in acque territoriali di Gaza. Non può in alcun modo costituire minaccia né per la sicurezza di Israele né per altri.
Il governo Israeliano poteva scegliere e doveva farla passare. Il governo israeliano non può addurre ragioni di sicurezza plausibili o avanzare competenze giuridiche territoriali sulla rotta di Estelle.
La missione umanitaria di Estelle consiste in un messaggio di pace ben preciso e doveroso: solidarietà con il popolo palestinese e basta con l’assedio di Gaza subito e per sempre.
La missione di pace di Estelle consiste nel chiedere giustizia per il popolo Palestinese, perfettamente in linea con le risoluzioni ONU e le dichiarazioni di tutte le associazioni umanitarie internazionali che denunciano da anni la gravità della situazione in cui è costretta a vivere la popolazione civile di Gaza sotto assedio.
Denunciamo l’ennesimo crimine di guerra del governo israeliano nei confronti di popolazione civile.
A nome delle migliaia di persone a bordo di Estelle, chiediamo la fine dell’assedio illegale di Gaza subito e per sempre e il rilascio immediato di tutti i pacifisti prelevati da Estelle con la forza e attualmente ostaggi delle autorità israeliane.

Gli attivisti a bordo di Estelle sono ora impossibilitati a continuare la loro missione, in quanto prelevati contro la loro volontà da Estelle e probabilmente condotti in centri di detenzione in Israele.

Messaggio preregistrato, di Marco Ramazzotti Stockel, rappresenta l’Italia a bordo di Estelle:

Ora spetta a noi portare avanti la missione dell’equipaggio di Estelle.

LE MOBILITAZIONI SONO IN AGGIORNAMENTO, tornate a visualizzare questa pagina .

MOBILITAZIONI TERRITORIALI : contatta i comitati territoriali su CONTATTI per appuntamenti e orari definitivi delle mobilitazioni nelle varie città
MILANO – Piazza Mercanti ore 16
FIRENZE – Piazza della Repubblica – martedì
NAPOLI – Piazza Trieste e Trento 20 ottobre
ROMA – Palazzo Chigi, Piazza Colonna martedì 23 ottobre ore 17
SALERNO – tutti alla PREFETTURA domani, DOMENICA 21 ottobre  ore 16

MOBILITAZIONI NEL WEB : VEDI IL PROFILO “WE ARE ALL ON THE FREEDOM FLOTILLA2

evento di mobilitazione su facebook https://www.facebook.com/events/518317164845842/

A Israele si sequestra la dignità

Israele sequestra Dignitè. E in giro si sente un silenzio di borotalco e servitù che urla sospeso. Dove riesce a permettersi di essere a negazione permanente della democrazia con la pistola alla tempia. Il silenzio complice di governi importanti e di governi deboli, e la benevolenza di mass media che utilizzano aggettivazioni improprie per ridurre la portata delittuosa dei suoi reati, purtroppo consente a Israele di fare ogni cosa. Alcune agenzie pro-assedio hanno addirittura diramato la notizia che la nave Dignite’ è stata “pacificamente fermata” . Pacificamente? non più di quanto possa essere pacifico sfilare un portafoglio con destrezza o “persuadere “ qualcuno con l’ostentazione di sovrabbondanti equipaggiamenti militari a seguire una diversa rotta.

CON LA FREEDOM FLOTILLA STAY HUMAN

CON LA FREEDOM FLOTILLA STAY HUMAN

Dal 2006 la popolazione della Striscia di Gaza vive sotto assedio. Questo assedio, illegale secondo il diritto internazionale, è una punizione collettiva di tutta la popolazione, privata dei suoi diritti fondamentali: libertà di movimento, diritto alla salute, diritto all’educazione ed al lavoro. La situazione è stata resa ancora più insostenibile dall’attacco israeliano «Piombo fuso» che, due anni fa, ha fatto di Gaza un grande campo di rovine, con più di 1.400 morti e migliaia di feriti.

Nel maggio 2010, con un’iniziativa non violenta ed umanitaria, la Freedom Flotilla ha cercato di rompere l’assedio, ma l’esercito israeliano ha attaccato i battelli in acque internazionali, uccidendo 9 passeggeri e ferendone molti altri.

Questa «violazione grave dei diritti dell’uomo» secondo il Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, ha provocato le proteste dei governi e dei popoli del mondo. Sotto la pressione internazionale, il governo israeliano ha finto di alleggerire il blocco di Gaza, ma sia l’ONU che le agenzie umanitarie confermano che la situazione è sempre gravissima.

Proseguendo nell’ impegno di far cessare l’assedio di Gaza, migliaia di associazioni della società civile internazionale si sono unite per allestire una nuova Freedom Flotilla, che partirà alla fine di questo mese verso
Gaza. Dalla nuova Freedom Flotilla, che ha assunto il nome Stay Human in omaggio alla memoria di Vittorio Arrigoni, farà parte una nave italiana, la «Stefano Chiarini». La coalizione italiana che sostiene la «Stefano Chiarini» è formata da quasi duecento fra associazioni, comitati di solidarietà, forze politiche e sindacali.

Noi, rappresentanti dei cittadini, personalità politiche ed intellettuali, denunciamo la situazione umanitaria ed umana drammatica imposta ai Palestinesi di Gaza non a causa di una catastrofe naturale ma da una politica illegale di imprigionamento e di azioni militari. Questa politica non sarebbe stata possibile senza la passività della comunità internazionale e dei governi dell’Unione Europea, che hanno condannato l’assedio di Gaza soltanto a parole, senza fare nulla per farlo cessare. Oggi è urgente agire per la fine di questo assedio.

Nella nostra diversità di approcci, risolutamente attaccati al diritto internazionale ed alla sua applicazione piena ed intera così come prevista dalla Carta delle Nazioni Unite, facciamo appello a sostenere l’iniziativa non violenta dei passeggeri che prenderanno il mare fra poche settimane e chiediamo alle autorità italiane di garantire la vita, l’incolumità e la sicurezza dei nostri connazionali impegnati in una missione umanitaria e non violenta.

Chiediamo alle cittadine ed ai cittadini italiani di mobilitarsi in solidarietà con i volontari della Freedom Flotilla Stay Human, per la fine dell’assedio di Gaza e per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, attraverso il riconoscimento del diritto del popolo palestinese alla vita, alla terra ed alla libertà.

Per firmare:  <mailto:appelloff2@libero.itappelloff2@libero.it

Giulio Cavalli – Politico e scrittore
Ettore Arrigoni, Egidia Beretta e Alessandra Arrigoni
Moni Ovadia
Luigi de Magistris – Sindaco di Napoli
Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo, Associazione per la pace
Padre Alex Zanotelli – Missionario Comboniano
Raffaella Bolini – Presidenza Nazionale ARCI
Vittorio Agnoletto, ex parlamentare europeo
Nandino Capovilla, Pax Christi Italia
On. Prof. Leoluca Orlando – Presidente Commissione Errori Sanitari – Portavoce IDV
Angelo Bonelli, Presidente della Federazione dei Verdi
Alessandra Mecozzi – Responsabile internazionale Fiom-Cgil
Domenico Gallo (magistrato)
Fabio Marcelli, primo ricercatore Istituto studi giuridici internazionali del CNR, dirigente nazionale, europeo e internazionale dei Giuristi Democratici
Marco Ramazzotti Stockel, ECO – Rete Ebrei contro l’Occupazione e EJJP – European Jews for a Just peace
Ciro Pesacane – Presidente nazionale associazione Forum Ambientalista
Patrizia Cecconi – Presidente Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese
Stefano Leoni – Presidente WWF
Maurizio Musolino, responsabile Medio oriente Pdci- Fds
Marco Furfaro – Responsabile Movimenti, Presidenza nazionale Sinistra Ecologia Libertà
Miriam Marino – Rete Ebrei contro l’Occupazione (ECO)
Maria Enrica Palmieri (docente AND, AFAM)
Francesco Francescaglia – Responsabile Esteri Partito dei Comunisti Italiani –Fds
Andrea Satta – Tetes du Bois
Giulietto Chiesa – Presidente del Laboratorio Politico “Alternativa”
Andrea  Frova – Fisico, Professore Emerito presso l’ Università La Sapienza di Roma
Mariapiera Marenzana, scrittrice saggista
Giorgio Parisi – Fisico, padre della cosiddetta Teoria del caos o della complessità, membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America, docente presso il dipartimento di fisica teorica dell’Università la Sapienza di Roma, direttore del Centro di Ricerca Smc (Statistical Mechanics and Complexity) dell’Istituto di fisica della materia del Cnr
Antonia Sani-presidente della WILPF Italia
Valerio Barbini – Coordinatore Provinciale Sinistra Ecologia Libertà – Genova
Elena Tagliani – Resp. Comunicazione SEL Bologna
Gennaro Carotenuto, docente all’Università di Macerata
Milò Bertolotto, Provincia di Genova, Assessora al Personale, Sistemi Informativi, Carceri, Iniziative per la Pace
Bice Parodi e Paolo Palazzo – Associazione Senza Paura Genova
Maria Carla Biavati e Maurizio Cucci – Berretti Bianchi onlus
Ornella Clementi – Donne in nero Milano
Corinna Vicenzi, Donne in Nero Grosseto
Alessandro Bocchero (ass. Italia-Nicaragua, Livorno)
Renata Rusca Zargar – Presidente Associazione Culturale Savonese Zacem
Bruno Fini (Associazione per la Pace)

Perché sostengo la Freedom Flotilla

“In un mondo in cui gli stati Uniti esportano democrazia è bello sapere invece che ci sono truppe molto più “sgarrupate” ma agguerrite che partono con un convoglio per non esportare nulla, ma per provare invece ad importare un po’ di pace e buon senso.
In un mondo che ancora si ostina a raccontarci Israele come uno stato avanzato, come uno stato che possa permettersi o avere la dignità di pronunciare la parola democrazia, mentre il popolo palestinese continua a vivere sotto la soglia della decenza oltre che dei diritti umani.

Pensare che per quest’anno ci sarà anche una nave italiana che andrà in questo viaggio, che è un viaggio di diritti, di solidarietà ma soprattutto che è un viaggio che vuole rivendicare un mondo normale di rapporti che non dipendono dalla forza dell’una o dell’altra parte, ecco, questa è un’ottima notizia.

Ed è per questo che appoggio in modo molto delicato, senza tentativi di affondamento, la flottilla di quest’anno, che si prepara per il suo ennesimo viaggio in modo silenzioso e con grande ostracismo da parte di molti media invece di continuare ad esercitare quello che è il dovere dell’umanità, secondo la costituzione internazionale, quella delle leggi non scritte della convivenza tra gli uomini.”

Giulio Cavalli

MILANO , 15 MARZO 2011, ore 20.30 Casa della Cultura, Via Borgogna 3
PRESENTAZIONE DELLA FREEDOM FLOTILLA 2 E DELLA NAVE STEFANO CHIARINI E DIBATTITO SULLE RIVOLUZIONI ARABE E SULLA LORO INFLUENZA IN PALESTINA
http: //www.freedomflotilla.it