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galatea

Usare un bazooka per centrare una mosca

Sulla polemica di Mentana e Saviano di questi giorni per twitter c’è un pensiero che vale la pena analizzare. E’ di Galatea, che sta sulla rete, in casa, in giro. Come tutti gli altri.

Non pensate, cari Mentana e Saviano e vip tutti, di essere gli unici ad avere questo tipo di problemi: chiunque sta su internet, persino il più ignoto autore di blog, ha in media una decina di questi personaggi qua, che passano il tempo (alle volte anche anni) a spedirti commenti e persino mail piene solo di insulti a vuoto. Non si attaccano a voi, quindi, come dice Saviano, solo per vivere della mostra fama riflessa: si attaccano a voi perché gli state sulle balle, come gli sto sulle balle io quando scrivo sul mio blog un articolo che a loro non piace, anche se non sono nessuno.

Non è Twitter, il problema, né il fatto che ci si possa iscrivere con un nick: tanto anche con il nick, se scatta la denuncia, li beccano senza problemi. Il problema, invece, e qui scusatemi ma devo proprio dirvelo, sembra piuttosto il fatto che voi, in quanto vip, restiate spiazzati dallo scoprire che anche le persone comuni (non anonime, come dite voi: semplicemente non famose) alle volte sentono il bisogno di rispondervi, e, quando gli fate girare le balle, vi prendono anche in giro pubblicamente, con i loro post su Twitter o sui loro blog, come il buon Pasquino faceva con il Papa e i Cardinali ai tempi dello Stato Pontificio. Volete dire che non possono e farci la figura del Pio IX di turno e invocare leggi e regolamenti repressivi? Volete rispondere piccati come il Marchese del Grillo “Io so’ io e voi nun siete un c***?” Be’ questo sta a voi.

Ma, lasciatevi dare un consiglio: andarsene irati da Twitter e poi fare il pellegrinaggio delle sette chiese in tv per dire che è un posto pieno di maleducati, o scriverci sopra articoli che vanno in prima pagina sui quotidiani nazionali partendo dal fatto che due scemi ti han mandato un vaffanculo tramite web o che qualche centinaio di persone ti ha preso per il sedere con post ironici o sarcastici è come usare un bazooka per centrare una mosca.

Il fabbricatore seriale di liste civiche

L’analisi politica del giorno è di Galatea che si supera su Egidio Bossolon, il creatore di liste civiche:

Non è poi nemmeno esoso, l’Egidio: è pago di quella notorietà piccina e del suo quieto tran tran che il suo specifico, particolare tipo di professionalità gli ha ritagliato negli anni.

O meglio, gli ha garantito finora. Perché da un paio di giorni Egidio, risvegliatosi per le imminenti elezioni, dal suo tavolino della Clara è entrato in crisi: primo, perché nel mugugno generalizzato e nel marasma dello scontento, trovare un tema, uno solo, da sbattere come sottotitolo alla lista è dura; e secondo perché le sue telefonate ai comprimari storici per metter su la compagnia di giro vanno clamorosamente a vuoto.

Ad ogni chiamata è tutto un susseguirsi di: «No, ma io ho già detto sì a **** che mette su la lista civica dei Grillini!» «No, son già in parola con **** che mette su la lista civica per il PDL!» «Eh, me spiase, ma g’ho zà dà l’ok ala lista de la Lega…»

«Casso, ma i se g’ha meso tuti a far liste civiche, sta bota? – si è inalberato il povero Egidio, rimasto senza candidati e senza spazio, assediato da tutti questi novellini della lista civica che sgomitano e gli rubano spazio – No se fa miga cusì, no ghe xé più rispeto!»

Ha chiuso il cellulare, sorbito un sorso di fernet e fissato pensoso il tavolo. Forse medita di mettere su una lista civica in difesa di chi le liste civiche le ha sempre fatte da professionista e ora si trova senza lavoro per questa manica di dilettanti allo sbaraglio, eh.

Vale la pena leggere per bene tutto il racconto qui. E tenerselo in tasca mentre si assiste alla prossima campagna elettorale.