laura boldrini
Giocare al rialzo
Un risultato dei primi giorni di questo governo è stato raggiunto: giocare al rialzo della qualità e del coraggio. Comunque la si pensi sarebbe stato impensabile fino a pochi giorni fa vedere Laura Boldrini e Piero Grasso presidenti di Camera e Senato e sarebbe stato difficile immaginare che i temi del finanziamento pubblico, della solidarietà, della riforma dei partiti, del conflitto di interessi e gli altri di queste ultime ore diventassero così collettivi da sembrare davvero maggioranza.
Merito anche al Movimento 5 Stelle che è riuscito comunque a condizionare le scelte e le agende del centrosinistra (che, lasciatemelo dire, con Bersani ha interpretato fino ad ora molto bene il proprio ruolo di rinnovamento delle modalità): ancora una volta un movimento si dimostra migliore del proprio leader.
Ma un merito va (e ne sono felice) all’amico Pippo Civati che ancora una volta ha dimostrato che alzare il tiro è una pratica salutare in politica e più in generale nella vita. Ce lo siamo detti spesso in Consiglio Regionale (ci siamo riusciti molto poco in campagna elettorale qui in Regione Lombardia, a dire il vero) e molti già pregustavano un Civati anonimamente schiacciato in Parlamento dalle dinamiche troppo oscure e dai giochi di palazzo: nel suo blog c’è la cronaca e la progettazione di questi ultimi giorni in modo più analitico e sincero di qualsiasi webcam e c’è una lettera aperta da non lasciare cadere (per tutto il centrosinistra). Buon lavoro.