Le primarie più secondarie della storia di Roma
Ma se queste (brutte) primarie le vincesse Massimo Bray? Ne ho scritto su l’Espresso qui. Oppure basta cliccare sulla foto.
Ma se queste (brutte) primarie le vincesse Massimo Bray? Ne ho scritto su l’Espresso qui. Oppure basta cliccare sulla foto.
A proposito dell’intercettazione di Crocetta che non esiste (mentre tutti hanno pontificato) c’è una frase di Lo Voi, Procuratore di Palermo:
«Non si parli di fonte, perché l’intercettazione non esiste».
e poi
«Quando depositeremo le carte, e conto che avverrà presto, si capiranno un sacco di cose. Ora c’è il periodo feriale, ma a settembre…»
Applausi, eh.
Indagati i “giornalisti” de L’Espresso. Tra l’altro anche la presunta fonte ha negato. Un teatrino. Chissà se qualche sacerdote dell’antimafia questa volta ci farà un video in cui chiede le dimissioni al suo direttore.
Tra i commenti che vanno letti segnalo questo post di Luca Sofri:
Le possibilità sono due, direi.
Una è che la registrazione che i giornalisti dell’Espresso hanno ascoltato sia una patacca: che non c’entri con nessuna inchiesta e nessuna autorità pubblica e sia stata artefatta da qualcuno per qualche ragione. Forse anche qualcuno vicino agli ambienti investigativi, ma questo non basterebbe a rendere realistica tanta certezza da parte dell’Espresso. Qui non ci si meraviglia da un pezzo di eventuali maldestrie giornalistiche italiane, ma spacciare per vera una cosa di questa dimensione senza avere garanzie molto solide della sua veridicità sarebbe stata una follia impensabile.L’altra possibilità che conserva come vere entrambe le versioni è che la registrazione non sia contenuta negli atti – e sia esclusa dal procuratore – per qualche robusta ragione. L’Espresso allude a quella di “tutelare il segreto di inchieste relative a cariche istituzionali”, che però in questo caso non sembra così forte da spiegare le decise e rischiose smentite della Procura. Può darsi quindi che la registrazione sia stata compiuta in qualche forma illecita o non autorizzata che impedisca agli autori di ufficializzarla? Che qualche ente investigativo abbia registrato il governatore Crocetta e il suo medico in assenza di autorizzazioni di un magistrato, salvo ottenerle successivamente magari proprio a fronte del materiale intercettato? Se così fosse, si spiegherebbe che non possa essere rivelata l’esistenza di un’intercettazione condotta autonomamente dagli intercettatori prima della sua legittimazione, ma nei fatti compiuta. E resterebbe il successivo dubbio sul fatto che la Procura ne sia a conoscenza o sia stata tenuta all’oscuro della sua stessa esistenza; nonché quello su cosa L’Espresso sappia delle origini illecite del suo “scoop” e delle intenzioni di cui si sarebbe fatto strumento.
È uno scenario abbastanza terrificante, ma purtroppo non così stupefacente alla luce di quel che conosciamo delle vicende della politica siciliana e dei suoi ricatti, di quel che conosciamo degli abusi strumentali delle intercettazioni giudiziarie, di quel che conosciamo di traffici e manovre di pezzi di organi statali.
Altre possibilità – ammettendo che nessuno stia mentendo – non ne vedo (Crocetta ne ha ipotizzata una che è stata già di nuovo smentita dalla Procura). Ma l’unico modo con cui possiamo essere informati credibilmente di una cosa così platealmente concreta e fattuale è che uno dei due enti coinvolti, L’Espresso e la Procura, forniscano degli elementi in più su quello che sanno. Al momento sono fragili e contraddette entrambe le loro due versioni, e non ci sta facendo una buona figura nessuno.
Il resto è qui.
Un’assoluzione qui da noi fa primavera. Confondiamo i reati con i vizi e consideriamo la fedina penale il certificato di virtù. Ne ho scritto per L’Espresso qui.
E’ uscito per L’Espresso il mio ebook (con radiodramma) su Dorando Pietri. Innamorarsi dei secondi, di questi tempi, ci farebbe un gran bene.
Trovate tutto qui.