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libri

Quanto sono pubblici i libri

Nel caso dei libri (e più in generale della cultura) la domanda è se la sopravvivenza di culture, informazioni, opinioni minoritarie e meno popolari – e quindi commercialmente a rischio – meriti essere difesa con interventi artificiali che creino degli handicap per i più forti e di fatto limitino la libera concorrenza, principio che suona bene ma che spesso implica la vittoria del più forte sul piano commerciale, che non è sempre quella della qualità culturale del prodotto. Un po’ quello che avviene con le famigerate norme sui finanziamenti ai giornali, difficilissime da applicare efficacemente ma fondate su ottime ragioni: ovvero che una società libera e democratica debba avere a disposizione non solo le informazioni delle maggioranze, politiche, sociali o intellettuali che siano. Luca scrive di un bel dibattito su libri e librerie.

10 domande per AGCOM

Guido Scorza pone dieci domande all’AGCOM. Semplici, chiare: perché del futuro della rete dovremo rispondere ai nostri figli e ai figli dei nostri figli, più che provare a raccontarlo ai nostri padri. E perché su questo tema (come molti altri) siamo sicuri che la lentezza della politica sia in posizione ostinata e contraria a ciò che invece è gia un comune sentire tra gli abitanti della rete. La risposta dell’onorevole Savarese si aggrappa (con le unghie) alle posizioni preconcette che (come scrive bene Guido) si superano solo con dati, informazioni, elementi certi, sicuri ed incontrovertibili ed occorre, soprattutto equilibrio e, per ora, nessuno di questi elementi è sul tavolo. Per farsi sentire intanto si sta preparando la Notte della Rete. Perché non scenda il buio.

Mi spiego. Ancora.

Rispetto tutte le opinioni. Tutte. Quelle che mi arrivano via mail, che stanno nei commenti del blog o di fb. Per amore dell’equilibrio taglio (personalmente, nel mio metro di giudizio) quelle troppo entusiastiche e le critiche tardive di chi mi ha sempre boicottato e mi richiama alla fedeltà (ma a chi? a cosa?). Sto cercando anche di rispondere a tutti. Intanto qui provo a raccontare la mia posizione. Che non è oggettivamente giusta e non è obbligatoriamente condivisibile. Ma è mia, in un posto dove le opinioni proprie sono una rarità.

AGCOM: una battaglia che si può vincere

Immaginate che un giorno intere sezioni della vostra biblioteca vengano rese inaccessibili. Non vi verrà  mai detto quali specifici libri, e per quale ragione sono stati rimossi, ma troverete solo un cartello che vi informa che qualcuno, da qualche parte, per qualche ragione, ha segnalato che i libri di quella sezione violano i diritti di qualcun’altro. Secondo gli ultimi aggiornamenti la sicumera dell’AGCOM per la delibera che mette a rischio la libertà della rete comincia a scricchiolare. Si potrebbe addirittura arrivare a discutere la proposta in Parlamento (che in un Paese normale sarebbe il minimo ma qui niente è normale) e finalmente aprire un dibattito. E allora oggi più che mai è importante farsi sentire firmando la petizione e chiedendo ai giornali di smettere di urlare solo per il proprio bavaglio ma raccontare anche per quello degli altri. Scrivendone. Non chiediamo altro.

7 luglio: Giulio Cavalli a Casalgrande (BO)

E’ un ricco calendario quello proposto dal Teatro De André di Casalgrande, che riguarderà i mesi estivi e coinvolgerà le due location più pregevoli del comune ceramico: Villa Spalletti e il Castello di Casalgrande Alto.

Ora Legale 2011.

Proprio il Castello sarà la sede dell’evento che apre l’apprezzata rassegna “Ora Legale 2011”, iniziativa organizzata dal Teatro De André di Casalgrande in collaborazione con l’associazione Progettarte e il patrocinio del Comune, che nasce con l’obiettivo di consentire ai cittadini di Casalgrande di informarsi, conoscere e farsi un’opinione sui i principali avvenimenti della stringente attualità.

Ad aprire le serate sarà, giovedì 29 giugno alle ore 21, il nuovo spettacolo in prima nazionale di e con Corrado Augias intitolato: “Una poesia per l’Italia”, in cui l’apprezzatissimo giornalista, scrittore e conduttore televisivo, indaga la vita e l’opera di Leopardi, conducendo lo spettatore alla conoscenza dello zibaldone letterario e filosofico in cui sono l’Italia e il suo popolo ad avere il ruolo di protagonisti. (Ingresso 15 euro, ridotto 12 euro).

La serata successiva della rassegna, giovedì 7 luglio, avrà come titolo: “Nomi, cognomi e infami. La legalità e i rischi delle infiltrazioni mafiose al Nord Italia”, di e con Giulio Cavalli, attore e scrittore, con Giuseppe Gennari, GIP al Tribunale di Milano e Maria Cristina Origlia, giornalista de Il Sole 24Ore. (Ingresso libero).

Giovedì 14 luglio, sempre alle ore 21, la rassegna si chiude con Luciano Garofano, generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, in: “Assassini per caso. Luci e ombre dei più efferati delitti italiani”. (Ingresso libero).

I concerti.

Sabato 2 luglio alle ore 21, sempre al Castello di Casalgrande Alto, vi sarà il concerto lirico “Note in una notte stellata”, con Yukie Ina, soprano, Alessandro Turri, tenore, Claudio Levantino, basso ed Elisa Montipò al piano. Gli artisti sono stati i vincitori del concorso canoro organizzato dal Teatro De André in memoria del tenore Barbieri.

“Settimana a Villa Spalletti”.

Da domenica 17 luglio a venerdì 22 luglio, vi sarà la “Settimana a Villa Spalletti”, nella suggestiva cornice della Villa di San Donnino. Essa ospiterà la prima edizione di “BuK-libri a corte”, la fiera della piccola e media editoria. Creata quattro anni fa a Modena -la cui ultima edizione in febbraio ha registrato ben 20.000 visitatori nel febbraio scorso- questa fiera sbarca con la sua costola estiva a Casalgrande, e si terrà nei locali delle Scuderie con i seguenti orari: domenica 17 luglio dalle ore 10.30 alle 24, e nelle altre serate del festival (lunedì 18, martedì 19, giovedì 21, venerdì 22 luglio) la corte resterà aperta al pubblico a ingresso libero dalle ore 18.00 alle ore 24.00. Al programma delle presentazioni letterarie degli oltre trenta editori provenienti da tutta Italia che saranno presenti, si affiancheranno i concerti del Casalgrande Jazz Festival, giunto alla sua dodicesima edizione, nel cortile delle Scuderie.

Si parte domenica 17 luglio alle ore ore 21,30 nel cortile delle Scuderie di Villa Spalletti, per Notte di Note 2011, con il Quartetto Aphrodite (archi) in: “Musica al piccolo trotto: viaggio sonoro tra danze popolari”. (Ingresso 5 euro).

Lunedì 18 luglio, per il Casalgrande Jazz Festival, alle ore 21,30, vi sarà il duo Fabrizio Bosso e Luciano Biondini (tromba e fisarmonica). (Ingresso 5 euro).

Martedì 19 luglio sarà la volta del trombettista Fabrizio Bosso con il suo Quintet in “Spirito libero”. (Ingresso 5 euro).

Mercoledì 20 luglio per Notte di Note 2011, vi sarà “Allegro Appassionato Duo”, con il duo di arpe Lorenzo Montez e Alessandra Viveri.

Giovedì 21 Luglio, Buk-Libri a Corte propone il concerto di Susanna Parigi, , vincitrice del prestigioso premio Gaber 2010 e del premio Giorgio Lo Cascio 2010, in: “La lingua segreta delle donne. Riflessioni in musica sui segreti del linguaggio femminile”.

Venerdì 22 Luglio è la serata dell’ultimo concerto che chiude la rassegna Casalgrande Jazz Festival, con il duo Javier Girotto e Bebo Ferra (sax e chitarra) sempre alle ore 21,30, nel cortile delle Scuderie di Villa Spalletti.

Per informazioni e prenotazioni: Cooperativa Teatro De André, tel. 0522/1880040; 334.2555352; www.teatrodeandre.it .

http://www.bologna2000.com/2011/06/17/si-apre-la-ricca-estate-di-eventi-del-teatro-de-andre-di-casalgrande/

 

Letteratura, diritti, legalità: dal web all’incontro reale

IL BLOG LETTERARIO «NAZIONE INDIANA» ORGANIZZA UNA «TRE GIORNI» ALL’ARCI BELLEZZA

Letture, spettacoli, incontri con gli scrittori su filosofia, storia, poesia, viaggi. Con Giulio Cavalli

Una festa reale per una comunità virtuale di lettori, intellettuali e artisti: è quella del blog letterario Nazione Indiana (www.nazioneindiana.com, raccoglie note firme, da Roberto Saviano a Gianni Biondillo) che, per tre giorni, da venerdì 17 a domenica 19, proporrà all’Arci Bellezza incontri aperti al pubblico con scrittori, poeti e critici, da Helena Janeczek a Giancarlo Majorino, da Igiaba Scego ad Andrea Cortellessa. «L’abbiamo chiamata festa – spiega Gianni Biondillo – e infatti non sarà né un festival né un “evento”, ma un momento di incontro molto “easy”, rilassato, tra autori, lettori, commentatori, pubblico, perché la letteratura non è una cosa “barbosa”, anzi. Riproporremo dal vivo i temi del sito, narrazione e storia, politica e legalità, viaggi e storie di viaggio, poesia e filosofia».

Si comincia venerdì 17 con l’incontro «Scrittura e conoscenza», reading poetico e dibattito con Andrea Inglese, Giancarlo Majorino, Milli Graffi, Franco Buffoni e Italo Testa (ore 17.30), mentre alle 21.30 si parla di lingua madre con Igiaba Scego e Azra Nuhfendic, per chiudere con lo spettacolo «Patrioska» di Francesco Forlani. Sabato 18 si apre alle ore 11.30 sul tema del viaggio con Filippo Tuena e Francesca Matteoni; alle ore 17 si parla di diritti civili con Franco Buffoni e Helena Janeczek; alle 18.30 di narrazione con Andrea Cortellessa e Bruno Pischedda; si chiude con «Le storie in musica» di Alessio Lega e Marco Rovelli (ore 21.30).

Tra gli incontri di domenica, da citare quello su libri e new media con Alessandra Casella (ore 11), e quello sulla legalità con Giuseppe Catozzella e Giulio Cavalli (ore 18). Chiuderà la serata, alle 21.30, un concerto di «cantautrici indipendenti ». Per i tre giorni della festa saranno in mostra le immagini del fotoreporter Alessandro Gandolfi riprese in Ciad nei campi profughi di Moundou e a Goz Beida. E saranno esposti i quadri dell’artista Gianluca Sbrana. Per i più piccoli, sabato pomeriggio il laboratorio di scrittura e domenica pomeriggio il laboratorio d’arte.

Nazione Indiana. 17-19 giugno. Circolo Arci Bellezza. Via Bellezza 16. Ingresso libero con tessera Arci. www.arcibellezza.it.

 

http://milano.corriere.it/milano/notizie/arte_e_cultura/11_giugno_10/web-libri-che-festa-190839142538.shtml

 

Abbiamo portato Freedom Flottilla in Regione Lombardia

Purtroppo non posso essere presente quest’oggi alle 13.30 alla Sala Stampa di Regione Lombardia per la conferenza stampa di Maria Elena Delia (Coordinatrice di International Solidarity Movement Italia e Freedom Flottilla Italia) e Francesco Giordano (Coordinatore di Freedom Flottilla e Forum Palestina). Voglio essere comunque presente con queste poche righe perché credo che oggi con questo incontro si recuperi finalmente quello spirito di equilibrio, pluralità di voci e apertura d’angolo che in molti hanno chiesto in queste ultime settimane. Partiamo subito da un punto fermo: il racconto di pochi esagitati che boicottano la manifestazione L’Israele che non ti aspetti: Unexpected Israel per aprioristiche questioni di bile e odio è un’immagine che vende solo sulle bancarelle del giornalismo più superficiale e banalizzante. Regione Lombardia e gli enti promotori hanno tutto il diritto di organizzare (assumendosene tutte le responsabilità politiche ) gli eventi che ritengono più opportuni ma non hanno il diritto di tacere e sottrarsi alle legittime richieste di chi (più o meno consapevolmente) ne paga il conto. Abbiamo chiesto a Regione Lombardia i termini contrattuali ed economici di questa manifestazione e non abbiamo ricevuto nessuna risposta: un silenzio che (a ridosso dell’evento) non aiuta a sciogliere le riserve tecniche e politiche, prima ancora che ideologiche.

Se il diritto-dovere alla pluralità è un atto di intelligenza e sensibilità politica; parlando di Israele (e Palestina) diventa un obbligo umanitario. Perché, credo, che non ci si possa non interrogare sulle decine di leggi che discriminano direttamente e indirettamente il milione e mezzo di Palestinesi che vivono al suo interno, perché non ci si può non interrogare sull’esistenza ancora oggi di leggi israeliane che vietano il matrimonio interreligioso (che rimanda subito al Sudafrica e all’Apartheid), ed il ricongiungimento famigliare nei matrimoni che riguardino Palestinesi orginari da Israele e Territori Occupati. Perché questi giorni potrebbero essere per l’occasione di discutere di una legge (Law of Return, 1950) che sancisce che qualsiasi cittadino ebreo nel mondo possa ricevere automaticamente la cittadinanza israeliana, mentre lo proibisce ai palestinesi che in quelle terre possiedono ancora parenti, case, terre, in contravvenzione con il diritto internazionale che prevede il Diritto al Ritorno dei profughi, riconosciuto in molteplici risoluzioni ONU. Perché nel nostro ruolo politico dobbiamo prendere posizione sull’identificazione religioso/razziale nella carta di identità, attraverso un codice numerico, che vige in Israele (e che ciclicamente qualche esagitato minaccia anche in Italia).

Per questo (o per i 2500 minori arrestati e i 1500 civili uccisi) oggi più che mai ritengo che sia un mio dovere dare voce proprio all’interno di Regione Lombardia anche all’altro volto. Perché mi ostino a non accettare il silenzio imposto ad una delle parti e perché credo che il mio dovere istituzionale e politico sia proprio dare voce.

In una Regione Lombardia che non ha speso un minuto per la morte di Vittorio Vik Arrigoni (se non nelle bave di qualche corsivo) mi piace pensare che la Freedom Flottilla simbolicamente salpi proprio da qui.

Giulio Cavalli

Libera in festa

Una agorà della corresponsabilità, della legalità democratica, della sostenibilità e dell’impegno antimafia. Libera in festa: sei giorni di incontri, dibattiti, concerti, teatro, spazi per bambini, prodotti coltivati sui terreni confiscati alle mafie, stand dell’ associazionismo e del volontariato per un’Italia liberata dalle mafie. Un’agorà aperta a tutti per raccontare un paese che quotidianamente combatte e si impegna nella lotta alle mafie e alla corruzione. Insieme per essere protagonisti e costruire una storia diversa e migliore in un’atmosfera anche di svago e di divertimento. La corruzione, la presenza sempre più invasiva della criminalità organizzata nell’economia del nostro Paese e dell’Unione Europea, il diffondersi delle metastasi dell’ecomafia, il narcotraffico, sono quanto mai all’ordine del giorno. Insieme ne parleremo, ne discuteremo e non ci tireremo indietro nel combattere e denunciare i rischi per il nostro paese. E lo faremo a Firenze, non dimenticando il positivo che ci circonda, coniugando la rigorosa denuncia con la seria proposta. Racconteremo i tanti traguardi ottenuti, valorizzando i saperi e i sapori del Belpaese insieme ai tanti amici nuovi e di lunga data, che accompagnano Libera in questo viaggio. Per sei giorni, nello splendido scenario di Firenze, tra il Palazzo dei Congressi e la Fortezza da Basso, vogliamo riflettere e costruire un altro pezzo di strada del lungo cammino contro tutte le mafie, toccando con mano i comportamenti virtuosi, le buone pratiche, la politica e l’etica.

Tutte le mattine: a Scandicci il Raduno dei giovani di Libera; al Palazzo dei Congressi riunioni
operative dei settori di Libera

Dalle 14 alle 18, presso il Palazzo dei Congressi, per i referenti di Libera, due moduli formativi e di approfondimento. Il 22 e il 23 luglio sul tema ” mafie e antimafie nell’Italia unita” e il 25 e il 26 di luglio su “Donne di mafia, donne contro le mafie”.

Dalle 18,30 ci trasferiremo a Fortezza da Basso, per un ricco calendario di eventi e iniziative. Presentazioni di libri, proiezioni, dibattiti, spettacoli teatrali e concerti.

Saranno con noi, tra gli altri,
Gian Carlo Caselli,
Nando Dalla Chiesa,
Elisabetta Caponetto,
Ettore Scola,
Federica Sciarelli,
Maurizio Torrealta,
Gildo Claps,
Alberto Vannucci,
Giulio Cavalli,
Cisco,
Tiziana di Masi,
Marina Senesi,
gli Ncuranati,
i Modena City Ramblers,
gli A67,
Lucariello,
Alfonso de Pietro,
il Parto delle Nuvole Pesanti,
i Gnu Quartet
Nicolo’ Fabi
… e tanti altri!

Tanti ingredienti, tante idee, per rendere più concreto e più partecipato quel “noi” che è il vero soggetto di ogni cambiamento. E allora non sono ammessi impegni a metà: le parole devono saldarsi ai fatti, le intenzioni non possono restare sulla carta. Vi aspettiamo a Firenze, per
contribuire ad un futuro ma innanzitutto ad un presente migliore per tutti.

Libera in Festa
21-26 luglio Fortezza dal Basso – Firenze.
Apertura ore 18,30 ingresso libero

 

Caro Giuliano, tieni pulito il tuo vento

Caro Giuliano,
ho avuto l’onore di vivere ‘in squadra’  questi mesi che ti hanno portato a diventare sindaco di una Milano che ha vinto nella sua voglia di cambiare e di ricominciare a partire dalla gente. Abbiamo discusso insieme fin dall’inizio della voglia di politica che sia ‘bene comune’ e professione di uguaglianza contro questi ultimi anni di oligarchie e di equilibri di potere. Sei riuscito con perseveranza e talento a fare parlare i bisogni, le speranze, a ridare dignità ai progetti: hai spostato l’asse dalle segreterie alle piazze. Eppure eravamo in tanti a dire e scrivere che il profumo vero di questo vento che passa per Milano, Napoli, Cagliari e tanti altri piccoli comuni si gioca proprio in questi giorni in cui i partiti devono essere all’altezza del vento dei nuovi sindaci. 
 ‘Continuate a starmi vicino’ hai detto ai milanesi in piazza Duomo ed è per questo che ho deciso di scriverti ascoltando il tuo consiglio. Il cambiamento che ci hai raccontato non ti sarà facile, sappiamo bene quanto spesso prevalga comunque l’appetito “spartitorio” di chi professa rinnovamento chiedendo però di stare dentro al vecchio ancora per un po’. Oggi non possiamo permetterci di proiettare il cambiamento e prometterci di costruirlo per il prossimo giro: siamo già nel prossimo giro, Milano su questo è stata chiara. Tu hai parlato di una squadra di eccellenze e Milano ha votato la tua sensibilità e la tua capacità di ascolto. Nessuno ha deciso che il secondo debba essere il migliore, nessuno ha votato le gratificazioni algebriche secondo la formula della coalizione, nessuno è più disposto a tollerare spartizioni (nemmeno se sono dalla nostra parte) e soprattutto nessuno vuole avere la sensazione che questo nuovo vento si alzi già tarpato. Per questo quando ho letto qualche giorno fa la tua intervista al Corriere in cui raccontavi che qualcuno vorrebbe metterti di fronte ai nomi o ‘spinge nomi’ ho ripensato al tuo appello ‘statemi vicini’; tu sai quanto la tua richiesta sia anche per te una dolce condanna. Caro Giuliano, compi le tue scelte senza le mediazioni del vento passato. La gente ti appoggia, ti controlla e te l’ha chiesto nelle urne. E la gente è negli uffici, nelle piazze, nelle scuole, nelle famiglie e anche nei partiti. E ha voglia di di chiudere questo sfrenato ‘consumo di ruolo’. Buon lavoro, Giuliano.

Liberare la regione? costa

C’è un’aria strana in Regione. Si esulta. Ma sottovoce. Si perde. Ma sottovoce. Perché le elezioni politiche potrebbero (per fortuna) essere vicine, l’illegittimo Formigoni è pronto per armarsi verso Roma e intanto si dividono subito i diversi fronti. Mica quelli di partito: il fronte di quelli che per Roma questo forse è l’ultimo treno, il fronte di quelli che se cade tutto ci sono ancora le ultime campagne elettorali da pagare, quelli che hanno già il leader perdente pronto per non esagerare nel rompere gli equilibri, quelli che sanno che tra poco non ci saranno nemmeno le poltrone. E’ un bel vedere. Intanto si vocifera che CL abbia già scelto il suo candidato perché, che piaccia o no, hanno sempre rispettato i tempi della politica meglio dei nostri guru lombardi. Della politica. Ma piano piano entra uno spiffero di vento…