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l’Organizzazione Badr

Li armano e poi li combattono /3

Il deputato iracheno Qasim Al-Araji ha detto al parlamento iracheno che il suo gruppo, l’Organizzazione Badr, è in possesso di prove documentate che il governo degli Stati Uniti sta fornendo il sedicente Stato Islamico con armi e aiuti militari. Si allunga quindi la già lunga fila di persone che accusano gli USA di fornire aiuti e armi all’Isis. Ormai non si tratta piu’ di voci isolate, ma di un coro plebiscitari0.

Secondo quanto riportato da Almasalah, giovedì il capo del gruppo parlamentare Badr ha condiviso queste informazioni con il Parlamento sostenendo che il gruppo è in possesso di prove contro gli USA e affermando che presto saranno in grado di condividere le prove documentate.

L’Organizzazione Badr è un ramo delle Brigate Badr, l’ala militare del Consiglio Supremo per la rivoluzione islamica in Iraq (SCIRI), che si è formato durante la guerra del 1982 tra Iran e Iraq e consisteva principalmente di esuli iracheni e rifugiati in Iran. Dal momento dell’invasione a guida americana del 2003, il gruppo ha cambiato il nome da “Brigata” a “Organizzazione” e sono quindi diventati un partito politico iracheno ufficiale. Il gruppo mantiene un’ala militare ed è salito alla ribalta nella lotta contro lo Stato islamico in Iraq, in particolare per il suo ruolo nella liberazione della Provincia di Diyala, a febbraio.

Comandanti delle milizie e funzionari governativi dicono che il Gen. Ghassem Soleimani, un potente generale iraniano, è il capo della strategia nella lotta dell’Iraq contro i militanti sunniti, lavorando in prima linea a fianco di 120 consulenti della Guardia rivoluzionaria del suo paese per dirigere miliziani e forze governative sciite, anche nei più piccoli dettagli della battaglia.

Le affermazioni di Al-Araji sul  sostegno militare degli Stati Uniti allo Stato islamico non sono le prime nel loro genere. Nel mese di gennaio, Hadi Al-Ameri, il Segretario Generale del Badr, ha riferito a Press TV che un aereo americano aveva lanciato armi all’Isis nella provincia di Salahuddin in Iraq. Sotto il video di un elicottero USA che lancia aiuti allo Stato Islamico

Secondo Press TV, uno studio condotto da un gruppo con sede a Londra ha anche scoperto che i militanti Stato islamico avevano usato “quantità significative” di armi contrassegnate come “di proprietà del governo degli Stati Uniti.”

Si ritiene anche che le armi  siano state trasferite allo Stato islamico da altri gruppi ribelli in Siria,  chiamati “moderati” da parte del governo degli Stati Uniti. Il senatore americano Rand Paul aveva già rimarcato la possibilità di trasferimento di armi ai terroristi dello Stato islamico, affermando che “uno dei motivi per cui ISIS si è avvantaggiato è perché stiamo armando i loro alleati.”

Badr non ha ancora rivelato i documenti, per cui non è chiaro se la nuova prova potrebbe rivelare casi analoghi di  supporto, ma solo involontario, allo Stato islamico.