La nuova Unità riesce ad innervosire anche Mucchetti (PD)
Io non so se vi è capitato di leggere ultimamente una copia de l’Unità “rinata” nel ventre del renzismo. Se non avete avuto occasione di leggerla, beh, buon per voi e per la vostra ecologia intellettuale ma se ne avete sentito parlare forse vi siete già accorti di come improvvisamente anche Emilio Fede esce riabilitato dal giornalismo sdraiato del quotidiano fondato da Gramsci. Massimo Mucchetti (ex vicedirettore del Corriere della Sera nonché senatore del PD) ha scritto una lettera al direttore. Vale la pena leggerla:
“Caro direttore, perché non ti fai un paio di giri da noi, ai gruppi Pd del Senato e della Camera”. Inizia così una lettera al vetrioli indirizzata dal senatore Democratico Massimo Mucchetti al direttore dell’Unità Erasmo D’Angelis.
“Sai – continua l’ex vicedirettore del Corriere della Sera – i primi giorni della tua direzione hanno suscitato un certo stupore in chi crede che un giornale italiano – anche un giornale di partito – non debba mai dare impressione di imitare la Pravda. E invece il commento di oggi alla bocciatura della delega al governo sul canone Rai ha indotto un mio vecchio collega a chiedermi: “Ma quel Frulletti lì non sarà mica stato a scuola da Cernenco?”. Cernenko, capisci, non Stalin o Breznev: Cernenko”.
“Il direttore de l’Unità – ho ricordato all’immemore – è passato dalla redazione del Manifesto – chiosa Mucchetti – i brividi dell’eresia li ha provati in gioventù. Adesso segue l’etica della responsabilità. I lettori vanno formati, non informati; vanno galvanizzati, mica depressi”.