paolo nori
Quando la parola fa teatro senza bisogno del teatro intorno
Paolo Nori, ospite di Pippo Civati. E la politica che vola alta.
Paolo Nori e il suo monologo ispirato a “Noi la farem vendetta”, per commemorare l’eccidio di Reggio Emilia del 7 luglio 1960.
Chiede Paolo: ma perché?
Scrive Paolo Nori sul suo blog:
Ma quelli che son nel PD e che vincono le elezioni e che dicon che loro, le elezioni, le hanno vinte nonostante il PD, ma perché non escono, dal PD?
Già. Ma perché?
Allora, tenere tutto dentro, non si può
Si dice, di uno che ha molto viaggiato o molto studiato, che ha la mente aperta. Ecco, una persona sensibile, secondo me, è una persona che ha il sentimento aperto, che ha una forte reazione sentimentale a quello che gli succede intorno. Questa persona, se vuole vivere in una società, deve imparare prima di tutto ad essere flessibile. Perché poi quando il sentimento è aperto, poi entra di tutto. Allora, tenere tutto dentro, non si può. Che come ci sono i pensierei talmente ossessivi che se restano nella tua testa ti possono fare impazzire, così ci sono dei sentimenti talmente strazianti che se li tieni dentro ti si apre la pancia. Allora, se sei flessibile, la tua pancia diventa una specie di magazzino, dal quale entrano ed escono continuamente dei sentimenti. (Paolo Nori da Bassotuba non c’è, Einaudi Tascabili, 2000, p. 116)