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partito arancione

La rivoflessione arancione

Tra i tanti motivi per cui vale la pena leggere LEFT questa settimana (in edicola da ieri) c’è un pezzo che ho scritto raccogliendo le sensazione dei vari dirigenti di partito sulla rinuncia di Giuliano Pisapia a ricandidarsi sindaco di Milano. Devo dire che difficilmente ricordo un silenzio più rumoroso dopo l’annuncio di Giuliano (hanno finto di rammaricarsi ma non gli hanno chiesto di ripensarci) e ascoltando alcune voci sia del PD che di SEL si coglie quanto la rivoluzione arancione forse abbia faticato nel trovare dirigenti all’altezza. Ovviamente questo non lo dicono i vari segretari di partito ma ascoltandoli (e riportandoli su pagina) mi ha colto una grigia malinconia: sotto la brace brucia una mai sopita soddisfazione di vedere il civismo fallire e così il partitismo (nella sua forma peggiore) può ricominciare a dire di tutto senza dire niente, lasciando a Giuliano gli eventuali fallimenti e portandosi in campagna elettorale le note positive da rivendere alla prossima votazione. Peccato.

(Per chi crede che questo post sia anche pubblicità per LEFT: sì, certo. Mi auguro di avere a lungo un posto così comodo e umano per allenare il muscolo della curiosità)

Senza essere cattivo, il partito arancione di Majorino

Pierfrancesco Majorino (assessore al Comune di Milano, PD) in un’intervista di oggi dice che gli ultimi interventi della capogruppo dei democratici in Consiglio comunale Carmela Rozza sulle coppie di fatto (che non ritiene urgenti per non urtare la sensibilità dei cattolici) e sui professionisti dell’antimafia (per attaccare nemmeno troppo velatamente Nando Dalla Chiesa) sono state abbastanza sfortunate. Carmela Rozza è la stessa che vede bene a Milano una via Craxi. Majorino conclude dicendo: non c’è nessuna ragione perché il Pd, Pisapia e le persone che fanno riferimento a Pisapia facciano parte di due famiglie politiche, o di percorsi politici diversi. Io questo continuo a pensarlo: Giuliano Pisapia può rappresentare il Pd di domani. E penso questo anche di Nichi Vendola. Perché stare in case separate? per le tante Carmela Rozza in giro per l’Italia. Ad esempio.