D’armi, di Prefetti e di Pavia
Non mi piace la polemica che si è innescata contro Peg Strano Materia dopo il suo trasferimento da Prefetto di Lodi a Prefetto di Pavia. Non mi piace nemmeno che l’accusa che le si muove sia quella di “avere tolto la scorta a Giulio Cavalli” come se fosse un assoluto che disegni tutto il resto. La questione delle tutele non ha da muoversi sui giornali o nelle chiaccheratelle da osterie, è un delicato meccanismo di diverse istituzioni che dovrebbero (ognuna) fare il proprio dovere. Mentirei se dicessi che con il Prefetto tutto sia sempre andato liscio e tutto sia sempre stato chiaro ma mi sembra (e lo dico con tutta la sincerità del momento) troppo facile e troppo comodo per tutti gli altri vendere lei come unica responsabile. Anche perché salveremmo troppa gente che non merita proprio per niente di essere salvata. E soprattutto (ad onor del vero) l’ex Prefetto di Lodi è sempre stata l’unica che mi ha parlato in faccia e con cui ho avuto confronti trasparenti. Pezzano è stato rimosso, la mia tutela è stata assicurata all’unanimità dalla Regione Lombardia (con alzata di mano di alcuni che veramente sono da discutere e non tralasciare) e convenientemente Strano Materia ha una nuova collocazione. Sarebbe meglio augurarle un buon lavoro (sempre osservata e pungolata come si deve a tutte le istituzioni) e non tralasciare altri insediati tranquilli nel lodigiano che hanno più di qualcosa da spiegare. E che non mancheranno di ritrovarsi a doverlo fare.