piazza della loggia
Tutto bene
A Brescia alla commemorazione per Piazza della Loggia il bilancio finale è di 11 persone denunciate che dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lesioni e accensioni pericolose, più circa venti studenti che sono rimasti feriti in seguito alle colluttazioni e manganellate delle forze dell’ordine. Ne scrive Andrea.
Piazza della Loggia: siamo stati noi
La Corte d’assise d’appello di Brescia ha assolto Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte e il generale dei carabinieri Francesco Delfino nel IV processo per la strage di Piazza della Loggia, avvenuta nel 1974. In primo grado, il 16 novembre 2010, i 4 erano stati assolti con formula dubitativa.
Nei confronti del quinto imputato del processo di primo grado, Pino Rauti, anch’egli assolto, non era stato presentato ricorso da parte della Procura ma solamente da due parti civili. Uno dei ricorsi è stato dichiarato inammissibile con la conseguente disposizione del pagamento delle spese processuali a carico delle parti civili. Prima di leggere la sentenza, il presidente della Corte d’assise d’appello, Enzo Platè, ha ringraziato i giudici popolari per l’impegno e lo scrupolo profusi durante la durata del processo.
Si sono detti «sereni perché è stato fatto tutto il possibile» il procuratore Roberto Di Martino e il pm Francesco Piantoni, titolari dell’inchiesta sulla strage di piazza della Loggia che causò 8 morti e oltre cento feriti il 28 maggio del 1974. «Ormai è una vicenda che va affidata alla storia, ancor più che alla giustizia», ha commentato il procuratore di Martino. La procura attenderà il deposito delle motivazioni per decidere se ricorrere in Cassazione.
E se una strage passa alla storia (quella volutamente minuscola che è sempre in pasto ai più voraci millantatori e revisionisti) allora significa che abbiamo perso noi. Dove non ci sono i colpevoli allora i colpevoli sono i morti?