Poi, all’improvviso, piovono perle e sembra di tornare indietro di vent’anni. Così.
Umberto Bossi rilancia la secessione dal palco di Pontida, la tradizionale festa del Carroccio. Ma è botta e risposta con Matteo Salvini . La Lega – scandisce il Senatur – “non potrà mai essere un partito nazionale”: e l’obiettivo deve rimanere la “secessione” della Padania. “Io ho ascoltato in questi tempi con molta attenzione la Lega – ha detto tra l’altro Bossi -. La Lega è in un momento di grande confusione, è stata né carne né pesce, ma la Padania resta nel cuore e nella testa”. Bossi ha sostenuto che “la Lega è stata fatta per la libertà del nord dall’oppressione del centralismo italiano, non per altri motivi”, e ha osservato che “troppo spesso si sente parlare di uscire dall’euro, ma i fatti dicono che l’Italia si porta via 100 miliardi di euro e l’Europa due: chi è dunque il nemico? State attenti a tirare le conclusioni così”. Bossi, senza fare nomi, si è infine rivolto ai leghisti radunati a Pontida nel ventennale della dichiarazione di indipendenza della Padania affermando che “a volte i dirigenti devono essere richiamati dai veri proprietari, i militanti”.
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