Sottoscrizione sul web per “L’amico degli eroi” (parlano di noi)
da ILCITTADINO:
25 febbraio 2015
Tre giovani, un destino comune: l’ascesa. Nel gotha dell’economia, nel microcosmo dell’asfittica politica italiana, sulle cronache nazionali. Marcello, Silvio e Vittorio, ovvero Dell’Utri, Berlusconi e Mangano, e le loro vite – dall’infanzia all’età adulta – che, in modi diversi, si intrecciano. E costruiscono qualche pagina della storia di questo Paese. L’attore e autore lodigiano Giulio Cavalli, più volte finito nel mirino delle cosche, per sette anni anche direttore artistico del Nebiolo di Tavazzano, torna al teatro civile e alla narrativa con L’amico degli eroi, nuova produzione in fase di allestimento per la scena italiana con uno spettacolo teatrale e un volume. Il lodigiano, che oggi vive a Roma, ha già incassato il consenso di chi ha deciso di sostenere il suo progetto attraverso la campagna di crowdfunding lanciata qualche mese fa e ancora aperta. L’obiettivo, diffuso tramite il sito Produzioni dal basso, è quello di arrivare a quota 10mila euro. Nella giornata di ieri, a 52 giorni dalla chiusura dell’iniziativa, la campagna ha catalizzato 102 sostenitori, che hanno donato complessivamente 5.350 euro. Sul palco con Cavalli, che ha debuttato con un’anteprima della pièce al Festival di Teatro Civile di Legambiente, poi diventato anche coproduttore dello spettacolo, Stefano Cisco Bellotti, ex dei Modena City Ramblers, che lo aveva già accompagnato nel suo ultimo lavoro, L’innocenza di Giulio. «Questo non sarà uno spettacolo incentrato solo sugli atti giudiziari, come quello su Giulio Andreotti – annuncia Cavalli – : c’è un ritorno importante alla forma del teatro e alla narrazione letteraria per raccontare non solo delle vicende ormai note di Marcello Dell’Utri, “l’amico degli eroi”, ma anche per raccontare di un modello di servitori, coloro che assumono importanza tacendo delle cose». Cavalli cammina a ritroso e romanza la vita di Dell’Utri a partire dall’infanzia, «in una famiglia borghese ma decadente del centro di Palermo» per poi arrivare all’adolescenza e alla scalata nell’imprenditoria. «Mi interessava raccontare anche di un determinato rapporto tra alcuni parti del Nord e del Sud dell’Italia – spiega Cavalli – : tra quel Nord che si appoggia in modo sicuramente non etico a un Sud che fa da lubrificante». Se lo spettacolo e il romanzo sono centrati sulla vita di Marcello Dell’Utri, comprimari al protagonista sono sicuramente Silvio Berlusconi, raccontato nella sua ascesa prima alla Milano che conta poi alla ribalta nazionale, e Vittorio Mangano, meglio noto come “lo stalliere di Arcore”. «Lo spettacolo sarà ulteriormente presentato ai finanziatori con delle iniziative di teatro in casa – spiega il lodigiano, che aprirà le porte delle sua dimora romana e aggiunge -: Con gli ospiti rigorosamente controllati. Chiederemo il casellario giudiziario». Il debutto nazionale dello spettacolo potrebbe essere ospitato nella manifestazione estiva Ponza d’autore, curata dai giornalisti Gianluigi Nuzzi e David Parenzo. «Il libro è in dirittura d’arrivo – chiude l’autore -, conterrà il copione dello spettacolo e altri quattro capitoli di approfondimento».
Rossella Mungiello