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rivoluzione civile

La Cosa Giusta, la Cosa Seria e tutte le cose di questo tempo di mezzo

Qualcuno mi chiede cosa ho intenzione di fare. Io rispondo del libro che sto scrivendo, di RadioMafiopoli che stiamo preparando, dei soggetti che stiamo proponendo, del nuovo spettacolo con Gianluigi Nuzzi e tutti i progetti in cantiere. Lo racconto spesso con un sorriso soddisfatto perché sì, sono contento di quello che potrebbe essere nei prossimi mesi. Ma non basta, mi dicono: la politica? Il cantiere della sinistra di maggio? Civati e il PD? Barca? La Lombardia? Appunto.

Io non credo sia necessario scrivere altro su un governo che non ha nulla per piacermi, nulla: il tradimento del programma sottoscritto con gli elettori (sarebbe una bella cosa restituire i soldi delle primarie agli elettori perché vista così sembra proprio una truffa come i pacchisti fuori dall’autogrill), la spartizione dei ruoli di governo secondo la più democristiana interpretazione del manuale Cencelli, i passaggi politici che non ci sono mai stati spiegati e gli impresentabili riabilitati (ne avevo scritto qui del rivoltante ed euforico Micciché). Insomma: questo governo è la peggiore soluzione impossibile nato con i peggiori meccanismi possibili.

Su Civati ho scritto e riscritto, non vorrei essere noioso, ma credo che interpretare la discussione interna al Pd come manifesto della “sinistra” sia un errore di calcolo e di sopravvalutazione che sarebbe il caso di smettere di fare.

Il PD non ha mantenuto le promesse in campagna elettorale e questo è un fatto. SEL si era presa la responsabilità di garantire un PD che non scivolasse nelle sue antiche e perverse pulsioni centriste e inciuciste e non c’è riuscita: questo è un altro fatto (che in pochi stanno analizzando). Senza remore, inibizioni o balbettamenti dovremmo raccontare che comunque il voto dato a SEL era un voto di “condizionamento” di sinistra di governo che non è accadutoI voti per una sinistra radicale di opposizione non sono qui, per dire. E la bella notizia della Boldrini Presidente della Camera oggi è una nota sbilenca di rappresentanza dal punto squisitamente politico.

Poi c’è la Cosa Giusta dell’11 maggio (che fa un po’ sorridere nel titolo pensando alla Cosa Seria che in tanti non abbiamo mica abbandonato) e la domanda (è sempre quella, sempre) è capire quali sono i passaggi, le discussioni e le opinioni che ci porteranno lì. Perché  non c’è bisogno di piazza ma di politica.

C’è la sinistra nella Cosa Giusta o c’è l’attesa (ormai diventata beckettiana) che si rompa il PD (che non si romperà a breve)? Chi sono i soggetti del cantiere (a parte lo sventolio di Rodotà)? I soggetti che componevano Rivoluzione Civile ci fanno tutti schifo? Peggio sempre Ferrero di Fioroni, come mi disse una volta qualcuno?

Scrivevamo qualche mese fa:

Nella Cosa Seria sappiamo che la parola “sinistra” nel Paese ha ancora un senso diffuso che non appartiene a ceti politici né a gruppi dirigenti. È un sentimento, un modo di stare al mondo, un’appartenenza ideale e concreta che richiede coerenza e che non può ridursi in piccoli e particolari interessi di bottega, antiche inimicizie e gelosie d’appartenenza.

Per questo chiediamo che Sinistra Ecologia e Libertà e una parte consistente del Partito Democratico siano il motore di una coalizione che sia una Cosa Seria. Che guardi a Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, ALBA, Verdi e tutti coloro che si riconoscono in un manifesto di posizioni chiare e realmente governabili, oltre che di governo. Perché non ci piace la strategia dell’inerzia per capitalizzare il consenso trascinandosi alle prossime elezioni, ma preferiamo la semplicità e la chiarezza delle idee da valorizzare insieme. Soluzioni collettive per risolvere i problemi, insieme: politica presa come una Cosa Seria.

Basta mediazioni. Per chi mi chiede: io sono qui.

Riscossione civile

Ho il vizio di dire quello che penso: Antonio Ingroia è stato un ottimo magistrato che ha sprecato un’enorme intelligenza e consenso. Lo dico (si sa) con l’amicizia e la stima che mi ha portato in giro per l’Italia insieme a lui per le molte iniziative antimafia ma vederlo a capo della Società di Riscossione Sicilia spa mi sembra uno spreco di professionalità, storia e intelligenza anche se è solo servito per ottenere un nulla (A)osta per continuare il suo impegno politico.

Crocetta mette a segno un ottimo colpo, ovviamente. Perché il ruolo di Crocetta è quello di dare la migliore classe dirigente possibile alla propria regione e sembra riuscirci. Chi ha il ruolo di non buttare via la storia del pool di Palermo, invece, ci sta riuscendo molto meno.

Su Rivoluzione Civile

Schermata-01-2456314-alle-10.40.35Me lo chiedono in tanti sapendo dell’amicizia e della stima con Antonio Ingroia e Luigi De Magistris. Io vi consiglierei di leggere questo post di Alessandro Gillioli, intanto:

Non starò a spiegare troppo come un coraggioso magistrato e un uomo perbene si sia prestato – non so con quanta consapevolezza – a un’operazione di recupero dei vertici di quattro partiti in crisi (Idv, Rifondazione, Pdci e Verdi): su questo ha già detto pacatamente tutto Salvatore Borsellino e con lui gli altriche hanno capito come stava girando il fumo.

Mi limiterò a ricordare brevemente il meccanismo con cui i partiti di cui sopra manderanno in Parlamento i loro segretari e i loro cacicchi con la finzione del ‘passo indietro’. Un sistema che loro chiamano ‘le terzine’ e che in giro è statoinvece già chiamato ‘l’Ingroiellum’.