silvia
Ma non la vedete la mamma di Silvia?
Se decidete di farvi una sciata in una prestigiosa località di montagna, inforcate i vostri sci all’ultima moda con il vostro scintillante piumino e volete esibirvi in un esercizio di sfida percorrendo una pista che non è da percorrere e magari cadete e vi fate male, un male qualsiasi che vi impedisca di rialzarvi, verrete presi dai mezzi di soccorso anche nei luoghi più impervi, verrete curati e verrete rimandati a casa. Posso scommettere che nessuno vi chieda quanto siate costati alla comunità, proprio no.
Allo stesso modo se siete in vacanza, in un Paese estero qualsiasi, e vi accade un problema qualsiasi lo Stato metterà in moto tutto ciò che serve per aiutarvi. Nessuno si è chiesto quanto sia costato al governo italiano portare gli italiani a casa in piena pandemia. Ve lo ricordate? Anzi, alcuni nostri politici sono andati a riprenderli con un pullman, ve lo ricordate?
Quelli che vivono con l’inferno dentro hanno bisogno di praticare le proprie ossessioni su tutto ciò che accade. Come scriveva Baricco “…l’ossessivo perde la possibilità di vedere il mare, di immergersi, nuotare ed essere felice perché è concentrato sull’impossibile ricerca di misurarne l’estensione/i margini al fine di evitare di affrontare la paura della sua grandezza e della possibilità di annegare..”.
Se al ritorno di una persona rapita per 18 mesi, una ragazza che non era “in vacanza” ma che ha sentito la responsabilità di “non stare a casa” e ha rifiutato questo limitante pensiero di farsi “i fatti suoi”, notate l’abbigliamento, vi domandate della conversione e vi chiedete il prezzo di tutto questo è perché non avete gli occhi per osservare la libertà, la felicità e l’abbraccio liberatorio. E forse non sapete che la magistratura si occuperà di tutti gli aspetti nei tempi e nei modi che sono previsti dalla legge.
C’è chi ieri in aeroporto ha osservato il copricapo e chi ha notato l’abbraccio di Silvia con sua madre. La mamma di Silvia a cui viene restituito il cuore nel giorno della festa della mamma mi sembrava un’immagine così potente che ho pensato ci avremmo messo giorni a farla fluire. Mi sbagliavo. Il diavolo sta nei dettagli, certo, perché è incapace di avere il vocabolario per leggere la storia nel suo insieme.
Buon lunedì.
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Ma ve la ricordate Silvia Romano? Anche stavolta ci siamo accontentati dei rottami della memoria
Il mio pezzo per TPI.it
Ve la ricordate Silvia Romano?
Cosa deve succedere perché i twittaroli o quelli che si indignano per tutti su Facebook prendano a cuore questa povera ragazza?
Ma in mezzo a tutta questa propaganda, il governo si ricorda di Silvia Romano?
Dalle parti della Farnesina il silenzio lo chiamano “riserbo”. Anzi, ci dicono che è il “riserbo” che serve per portare avanti le trattative. Ma non si sa di nessuna trattativa. E nel Paese in cui si chiedeva “riserbo” per Giulio Regeni (a proposito, un abbraccio ai genitori di Giulio) una domanda viene spontanea, dritta dal cuore: ma in mezzo a tutta questa propaganda, Silvia Romano?
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Berlusconi ha già cominciato la campagna acquisti. Il prossimo centrodestra è già putrido
“Non si dice mai di no a chi dice ‘Sottoscrivo il vostro programma’. Noi saremmo molto convenienti per loro perché potrebbero incassare interamente l’indennità parlamentare”: la frase è stata pronunciata da Silvio Berlusconi durante un’intervista al Corriere della Sera e i “loro” di cui parla sono i transfughi del Movimento 5 Stelle che, nonostante siano stati “espulsi” dal Movimento, saranno eletti (per merito di una pessima legge elettorale, giova ricordarlo) e andranno a rimpinguare un Gruppo misto che si preannuncia già folto fin dall’inizio della legislatura.
Stiamo parlando (per ora) di sei persone coinvolte nel cosiddetto caso “rimborsopoli”: Maurizio Buccarella, in lista al secondo posto per il Senato nel collegio Puglia 2; Carlo Martelli, al primo posto per il Senato nel collegio Piemonte 2; Elisa Bulgarelli, al terzo posto nel collegio Emilia Romagna 1 per il Senato; Andrea Cecconi, al primo posto per il collegio Marche 2 per la Camera; Silvia Benedetti, al primo posto in un collegio veneto per la Camera; Emanuele Cozzolino, al terzo posto in un altro collegio veneto sempre per Montecitorio; dei quattro candidati “massoni” (Piero Landi, candidato a Lucca; Catello Vitiello a Castellammare di Stabia, David Zanforlin a Ravenna e Bruno Azzerboni a Reggio Calabria), di Emanuele Dessì (amico del clan Spada e in affitto in una casa popolare a 7 euro al mese e candidato al Senato nel collegio Lazio 3, al secondo posto).
Ma non è questione solo di candidature sbagliate: qui si tratta di un recidivo (Berlusconi) che sfrontatamente dichiara di avere aperto la campagna acquisti per ambire a un gruppo parlamentare già dopato indipendentemente dal risultato elettorale. È il solito Berlusconi, quello pessimo a cui la storia ci ha abituato, quello che la Lorenzin e la Bonino da sinistra dichiarano come prossimo alleato naturale in nome della responsabilità. È lo stesso disco. Rotto. Vecchio. E quasi nessuno si indigna.
Buon mercoledì.
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