sonia alfano
#Radiomafiopoli 25: protocollo farfalla e la solitudine di Sonia Alfano
Nuova puntata e vecchie abitudini: la negazione dell’esistenza del “protocollo farfalla” si è schiantata contro la realtà (tardiva e confusa, come sempre) e intanto Sonia Alfano diventa “profeta” quando ormai è stata isolata a puntino. E’ emblematica questa vicenda e ho la sensazione di immaginare già le prossime mosse, mi vedo coloro che ci diranno che i servizi segreti debbano essere segreti per definizione e intanto faranno di tutto per perché si sappia il meno possibile. Il dato di fatto è che uomini legati a pezzi di Stato hanno trattato (e trattano ancora, non ho le prove ma lo so) con detenuti nelle carceri di massima sicurezza. Ero con Sonia ad Opera mentre Totò Riina di fronte a noi si sbellicava in complimenti verso l’allora direttore del carcere Siciliano e ricordo bene la brutta sensazione che ci ha colto in quel momento. Poi c’è l’aspetto politico: le minacce a Sonia Alfano sono di un anno fa, conosciute sicuramente da più di qualcuno, ed uscite solo oggi quando ormai il PD ha avuto vita facile nell’escluderla dalle liste delle elezioni europee. Abbiamo rimandato in Europa Salvini ma non la Presidente della Commissione Antimafia Europea, complimenti a noi. E c’è un’altra cosa: osservate ancora una volta che strani giri compie la solidarietà e quanti brutti silenzi. Il movimento antimafia è una lupa sempre più turpe. Buona visione.
Il “protocollo farfalla” e l’inchiesta che sembrava una fantasia
Ne aveva parlato Sonia Alfano eppure tutti avevano fatto finta di non sentire. Qui se non fai antimafia che rassicuri finisci fuori dalle baronie antimafiose, del resto.
E adesso invece sul “protocollo farfalla” è stata addirittura aperta un’inchiesta:
Sembrava quasi una leggenda. Adesso, invece, il protocollo “farfalla” non è più un segreto. A indagare è la Procura di Palermo. I magistrati del capoluogo siciliano hanno rinvenuto il documento in cui sono contenuti i termini di un accordo tra il Sisde e il Dap(Dipartimento per gli affari penitenziari), siglato nel 2004, e attraverso il quale i servizi di sicurezza potevano “operare” in segreto all’interno delle carceri, senza alcun tipo di autorizzazione formale.
I pm hanno acquisito il fascicolo e stanno facendo luce sull’accordo top secret. La scoperta è stata fatta a Roma. Insomma, roba di dieci anni fa che viene a galla oggi. I magistrati che stanno indagando, sono già impegnati in un altro filone, quello riguardante la trattativa Stato-mafia.
L’esistenza di questo documento è stata per anni taciuta e negata, proprio alimentando il suo “fascino”, fino a farla diventare quasi una leggenda. A negare, per due lustri, erano stati i vertici del Dipartimento. Al centro dell’inchiesta sono finite anche le intercettazioni in carcere del boss Totò Riina insieme al compagno dell’ora d’aria, ovvero il detenuto pugliese Alberto Lorusso. L’inchiesta è condotta dai magistrati Roberto Tartaglia, Nino Di Matteo e Francesco Del Bene, prende il via dopo le ammissioni del pentito Sergio Flamia, che ha raccontato dei suoi contatti con gli 007 quando era detenuto a Palermo.
Il protocollo “farfalla” prevederebbe la gestione da parte del servizio segreto di “contatti” e “relazioni” non registrate con i detenuti al regime del 41 bis, il carcere duro per mafiosi e terroristi.
Ma pensa.
Su Sonia Alfano
Mi sono permesso di scrivere dal mio limitato punto di vista di amico ma credo possa aprire anche riflessioni politiche:
E quindi ora se ne può parlare, definite le liste per le candidature alle elezioni europee, finiti i proclami e i contro proclami e soprattutto esaurita la memoria breve della politica italiana e degli italiani. Sonia Alfano non è stata ricandidata. Non è un dramma, per carità, e sicuramente avrà modo di mettere a frutto le proprie competenze in qualche altro campo in un modo ugualmente fruttuoso ma la mancata candidatura dell’attuale Presidente della prima forma di “commissione antimafia” in Europa (lei che l’ha voluta, tra l’altro) mi riporta all’esperienza personale (e approfondita più volte) del limite del tifo e della devozione in politica e l’umanità come debolezza. Questo è un post sugli affetti, non politico.
Il mio articolo per L’Espresso lo potete leggere qui.
Per un contrasto europeo al crimine organizzato e alle mafie
L’eccellente lavoro di Sonia Alfano al Parlamento Europeo:
PER UN CONTRASTO EUROPEO AL CRIMINE ORGANIZZATO E ALLE MAFIE. Il 25 ottobre 2011 il Parlamento Europeo a Strasburgo ha approvato a larghissima maggioranza (584 favorevoli, 48 astenuti e 6 contrari) la risoluzione sul crimine organizzato nell’Unione Europea. Per la prima volta, anche grazie ai nuovi e ben più ampli poteri conferitigli dal Trattato di Lisbona, il Parlamento Europeo affronta consapevolmente la questione della minaccia posta quotidianamente alle libertà e ai diritti dei cittadini dalle organizzazioni criminali e dalle mafie. Proprio così, dalle mafie. La risoluzione del Parlamento Europeo, di cui ho avuto l’onore e l’onere di essere relatrice, rappresenta un primo ma fondamentale passo di questo difficile percorso politico che ha come obiettivo l’affermazione della supremazia delle istituzioni e dei cittadini rispetto ai poteri criminali e mafiosi. Il Parlamento Europeo traccia un ambizioso piano politico, richiedendo alle istituzioni competenti una serie di misure e di interventi che disegnano una complessa azione di contrasto, con un approccio globale contestualmente repressivo e preventivo. La risoluzione propone le linee guida che a livello europeo dovranno essere seguite nel contrasto alle organizzazioni criminali.
Minacce ‘ndrangheta, Sonia Alfano: “Pericolo imminente, più protezione per Cavalli e Bonaventura”
La ‘ndrangheta voleva uccidere Giulio Cavalli, E’ quanto testimonia in esclusiva a Fanpage Luigi Bonaventura, pentito della cosca Vrenna-Bonaventura. Per l’europarlamentare Sonia Alfano il pericolo c’è ed è imminente: “Mi auguro che venga immediatamente verificato dalle autorità competenti quanto dichiarato da Bonaventura, e se corrisponde al vero innalzare il livello di protezione nei confronti di Giulio Cavalli, per il pericolo imminente per la vita di Giulio e per la vita della sua famiglia. Alla luce della spending review sarebbe opportuno tagliare la scorta a politici e giornalisti e altre personalità che godono di tutele sembra più per accompagnamento che
per motivi di sicurezza e darla o innalzarla, nel caso di Cavalli, a persone che rischiano. Le autorità competenti devono verificare immediatamente e agire anche nei confronti di Bonaventura”.
Sonia Alfano per Giulio Cavalli in Regione Lombardia
Oggi desidero rivolgermi a tutti quei cittadini e quelle cittadine che tra pochissimi giorni andranno a votare per rinnovare il consiglio regionale della Lombardia: Giulio Cavalli ha portato le vostre istanze all’interno del consiglio regionale. Giulio ha continuato a denunciare il malaffare, la ‘ndrangheta. Io vi chiedo pensare a voi, al vostro futuro, al futuro dei vostri figli: soltanto votando per chi ha messo la propria vita a disposizione degli altri potremo pensare di rialzare la testa e rinnovare una classe dirigente che non sempre è stata all’altezza della situazione. Continuate a sostenere Giulio Cavalli, candidato con Sel. Giulio continuerà a portare in Regione quel fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale. (Sonia Alfano)
Questa sera si rinvia
L’evento di questa sera è rinviato per il 17 dicembre. In piena campagna elettorale, per dire. E per i maligni pronti a malignare.
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