Milanesi, tenete calde le spugne per la Pedemontana
Io non so come trovare le parole per raccontare la devastazione che sta dietro alle lingue di asfalto che sono state progettate per sfamare gli interessi cementizi. Non so se ci si rende conto che con la scusa del “servono per l’Expo” abbiamo perso chilometri di territorio non ripristinabile per decreto. Non so come ripetere ancora che Giuseppe Sala, il dominus di EXPO, ha avuto arrestati per tangenti i suoi due collaboratori più stretti. Non so se vi ricordate che la famiglia mafiosa di Carlo Cosco (colui che uccise la sua ex moglie Lea Garofalo) lavorava sulla linea 5 della metropolitana milanese e viveva tranquillamente in case ‘popolari’ come un bisognoso qualsiasi. Non so se avete avuto modo di verificare quanto poco siano state mantenute le promesse di infrastrutture nei paesi toccati da queste nuove strade, autostrade, tangenziali e autotangenziali che hanno sostituito spesso campi agricoli. Agricoltura: il tema di EXPO che si è fatta il trucco con piastre di cemento su terreni privati e che, nonostante le parole a vuoto, non si sa cosa sarà dopo.
Certo la devastazione in città fatta di fiamme e oscenità spruzzate sui muri è facile, evidente, sotto gli occhi di tutti. E certo è una risposta di dignità scendere con le spugne in mano a pulire. Certo. Ma tenete calde le spugne perché tra poco arriveranno novità dalla Procura anche sugli appalti della Pedemontana. E magari questa volta facciamo che ce ne accorgiamo. Eh?