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teatro civile

Al Nebiolo il Dorando Pietri di Cavalli

Per la presentazione della stagione l’attore porta in scena un’anteprima del prossimo spettacolo 

A Tavazzano l’atleta protagonista delle drammatiche Olimpiadi del 1908

Si riparte «di corsa», sui passi di qualcuno che con i suoi, in fila, uno dietro l’altro, l’ha scritta davvero un pezzo di storia della corsa come sport olimpiaco. Non da protagonista privilegiato, ma da secondo, da colui che arriva al traguardo, lo taglia e poi si vede portar via la medaglia d’oro, per un soffio, uno scherzo del destino. Ha scelto Dorando Pietri, atleta nato a Correggio nel 1885 e scomparso a Sanremo nel 1942, l’autore e attore lodigiano Giulio Cavalli come protagonista del suo ultimo lavoro, in fase di produzione e presentato con una lettura scenica questa sera alle 21 nella sala di via IV Novembre per la serata inaugurale del Teatro Nebiolo di Tavazzano, di cui è direttore artistico da cinque anni. Un “antipasto” dunque di quel che sarà uno spettacolo che sembra allontanarsi dai binari tematici su cui ha corso il lavoro di Cavalli e che riflette la voglia di indagare più a fondo, grazie ad un’atleta appassionato e sui generis, sulla vita «dei secondi, di coloro che sono arrivati a un passo dal sogno, ma non l’hanno raggiunto – spiega l’autore -: parliamo di chi è entrato nella Storia per aver perso la sfida con la Storia». Quella di Dorando Pietri è passata per le Olimpiadi di Londra del 1908, dove arrivò, stremato, a tagliare per primo il traguardo. Non ci arrivò da solo, però. Qualcosa, nel suo corpo, si inceppò. A quel passo ci arrivò soccorso da due giudici di gara, che lo sorressero dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. Le immagini immortali di quel momento, gli scatti di un uomo vinto dall’irrefrenabile impulso di correre, oltre misura, oltre ragione, oltre gli umani limiti, fecero il giro del mondo e lo consegnarono alla Storia. Il gradino più alto del podio, però, andò a qualcun altro. Per le braccia che lo sorressero, Dorando Pietri venne squalificato e la medaglia d’oro fu assegnata a Johnny Haynes, ma il suo nome entrò di diritto e per sempre nell’albo dell’atletica leggera mondiale. Ad accompagnare Giulio Cavalli sul palco tornerà Guido Baldoni, fisarmonicista che già lo aveva accompagnato in Kabum – Come un paio di impossibilità!, mentre la produzione sarà di Bottega dei Mestieri Teatrali e Progetto Etre, esperienza di residenze teatrali, firmato Fondazione Cariplo. Lo studio lettura di Cavalli sarà solo l’aperitivo della serata, a cui seguirà la presentazione del ricco cartellone di eventi e spettacoli della quinta stagione della sala di via IV Novembre, intitolata Nebiolo n°5. Tra gli appuntamenti di prosa, quello con Marco Baliani e il suo Kohlnaas, Vittorio Vaccaro e le sue Voci del Po (che aprirà la stagione il 12 novembre), ma anche Walter Leonardi con Milano 70 Allora, lo stesso Cavalli con l’ultima produzione L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto , e Alessandro Bergonzoni e il suo Urge, inserito nel cartellone delle Vigne all’Auditorium Bpl di Lodi e a cui potranno accedere anche gli abbonati del Nebiolo. Musica (Yo Yo Mundi e i lodigiani Aka Beicho), incontri del centro di documentazione per un teatro civile (tra gli altri con Nando Dalla Chiesa, Daniele Biacchessi, Stefano Caserini) e serate sul tema memoria e paese (come Tavazzano si racconta), completano l’offerta per il nuovo anno a cui si affianca anche un ciclo di serate cineforum.

Rossella Mungiello (da IL Cittadino)

“Nebiolo N. 5”, profumo di teatro

da ILCITTADINO

Tra i big Bergonzoni, Baliani e lo stesso direttore Cavalli con la sua dura pièce su Andreotti 

Ha preso forma la nuova stagione della ribalta di Tavazzano 

Come una fragranza storica e preziosa, per intenditori. E in cui si mescolano ingredienti diversi, dalla prosa, alla musica, al cinema, fino alla serate di memoria e di impegno, come quelle dellormai tradizionale Centro di documentazione del teatro civile. Si chiama Nebiolo n°5, come quello Chanel che ha fatto la storia del profumo, la nuova rassegna del teatro Nebiolo di Tavazzano, gestita per il quinto anno consecutivo dalla lodigiana Bottega dei mestieri teatrali, con la direzione artistica dell’autore e attore Giulio Cavalli. Il “profumo” che si respira intorno alla sala via IV novembre è sempre lo stesso, «quello di un progetto che a piccoli passi ci ha portato lontano – spiega lo stesso direttore artistico Giulio Cavalli – , a cui si aggiungono nuove soddisfazioni, come quella di un approccio produttivo in piena collaborazione e sintonia con il Comune e la parrocchia di Tavazzano, con molte associazioni del territorio e con realtà gemelle come il teatro Alle Vigne di Lodi e il teatro di Casale». Tra le novità di quest’anno, infatti, c’è anche il primo segnale di una sorta di un sistema a tre, per esempio con l’inserimento nel calendario di uno spettacolo della stagione del teatro alle Vigne (Urge di Alessandro Bergonzoni, il 23 febbraio all’auditorium Bpl di via Polenghi Lombardo) e la possibilità di pagare il biglietto ridotto esibendo l’abbonamento di una delle altre due sale. Nella prosa, il canto sociale di Vittorio Vaccaro e delle sue Voci del Po (12 novembre), ritratto vivido di uno spazio che è vita e viaggio, lavoro e sopravvivenza di una larga fetta del popolo del Nord; e ancora la Milano degli anni Settanta di Walter Leonardi e Paolo Trotti (Milano 70 Allora, 11 febbraio), finestre di dialoghi “anarchici” e comici, in cui si intrecciano poesia e musica di un periodo ancora buio e a tratti incompreso; fino al “cabaret” di autore unico come Alessandro Bergonzoni (23 febbraio, nella stagione delle Vigne e valido solo per gli abbonati) e alla prosa di narrazione di uno dei più apprezzati attori della scena teatrale italiana come Marco Baliani che porterà a Tavazzano il suo Kohlhaas (2 marzo), scritto con Remo Rostagno e tratto dall’opera Micheal Kohlhass di Heinrech von Kleist, sul difficile destino di un contadino allevatore che solleva domande importanti sulla natura della giustizia umana e divina. In cartellone al Nebiolo anche L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto (19 maggio) di Giulio Cavalli, scritto con collaborazione di Giancarlo Caselli e Carlo Lucarelli. Non mancherà la musica, quest’anno un doppio appuntamento con Munfrà degli Yo Yo Mundi, storie e canzoni d’amore e di festa dei dintorni di Monferrato (10 dicembre) e con i nostrani Aka Beicho che presenteranno il loro nuovo album intitolato A (17 marzo). Due gli appuntamenti anche con la filodrammatiche e la rassegna “Teatro che passione”, che ospiterà ll Pioppo di Luciano Pagetti (con 3 atti e un prologo di Achille Campanile, 14 aprile) e Il Malato immaginario della compagnia Teatro Indirigibile (21 aprile). Novità del 2011, il cinfeforum con quattro appuntamenti organizzati con la collaborazione della commissione cultura, e le serate di storia e memoria stilate insieme al Comune di Tavazzano. Tra gli eventi, Le canzoni di Garibaldi (4 novembre), L’incontro (27 gennaio, con la compagnia Il sipario in scena per narrare la vita di un sopravvissuto a Birkenau) e Tavazzano si racconta, ciclo di serate sulla memoria storica del paese che coinvolgerà direttamente i cittadini. Ad aprire le danze, la serata inaugurale del 29 ottobre con la presentazione della prossima produzione di Giulio Cavalli, sulla corsa e la vita dell’atleta Dorando Pietri. Rossella Mungiello

La denuncia “civile” ancora sul palco  con Dalla Chiesa, Caserini e Biacchessi 

La strage di Bologna e il dolore di chi è rimasto, la testimonianza di Nando Dalla Chiesa e gli intrecci tra mafia e politica nella seconda repubblica, la Resistenza vista da Daniele Biacchessi e le vite dei partigiani lodigiani raccontate dall’Anpi provinciale, la responsabilità dell’uomo davanti al “riscaldamento globale” del pianeta raccontato da Stefano Caserini. Torna anche quest’anno la rassegna di incontri del Centro di Documentazione per un teatro civile, nato al Nebiolo e inserito nel progetto di residenza teatrale finanziato da Fondazione Cariplo. Uno spazio unico in Italia, nato per raccogliere esperienze e testimonianze di denuncia e che dalla sua fondazione porta a Tavazzano le vicende di chi ha fatto dell’impegno civile un modo di vivere e di intendere l’arte. Scrittori, attori, giornalisti, magistrati; tanti i volti di chi è passato nella cornice intima del Nebiolo per raccontare un pezzo, spesso indigesto, d’Italia. E che a breve sarà anche aperto al pubblico come archivio, in cui sono stati raccolti libri e copioni. «Abbiamo concluso da poco la raccolta del primo lotto di materiale – spiega il direttore artistico Giulio Cavalli – e saremo pronti per l’apertura alla consultazione già entro la fine della stagione». Una “fucina” di riflessioni che quest’anno aprirà il suo percorso con la testimonianza del lodigiano Stefano Caserini (18 novembre), della sezione ambientale del Politecnico di Milano, che esplorerà il tema del riscaldamento globale e delle responsabilità, spesso ignorate, dell’uomo. Sul palco del Nebiolo anche Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980, a Tavazzano il 20 gennaio, mentre Nando Dalla Chiesa porterà il suo libro “La convergenza” sui legami oscuri tra mafia e politica negli ultimi vent’anni di storia italiana (23 marzo), mentre il giornalista Daniele Biacchessi tornerà al Nebiolo con il suo nuovo volume, “Orazione civile per la Resistenza” (28 aprile), in una serata organizzata in collaborazione con l’assessorato alla pace del comune e l’Anpi. E in cui ci sarà spazio anche per narrare dei tanti lodigiani che hanno combattuto dalla parte dei partigiani tra il 1943 e il 1945. (R.M.)

Teatro Nebiolo: ecco gli abbonamenti

Ne avevamo già parlato qui. Oggi al piccolo (ma intenso) Teatro Nebiolo si apre la campagna abbonamenti. Per partecipare, per esserci, per stare vicini. Se avete voglia qui trovate tutte le informazioni. E il video (preparato con cura da Stefano, che ringrazio).

Il calendario completo della stagione lo trovate qui.

Tutti le iniziative hanno inizio alle ore 21:00 tranne dove diversamente indicato.

Ingresso Intero spettacoli di Prosa – Musica – Teatro, che passione!€ 12,00 – Ridotti* e convenzionati € 8,00 (*Giovani fino a 25 anni, Over 60, Gruppi oltre le 10 persone); Ingresso Cineforum € 4,00. Gli incontri del Centro di Documentazione per un Teatro Civile sono ad ingresso libero e gratuito.

Lo spettacolo URGE di Alessandro Bergonzoni presso l’Auditorium BPL di Lodi è valido solo per i possessori dell’abbonamento Prosa o Adotta una poltrona.

Inoltre, gli abbonati 2011-2012 presentando in cassa la tessera, potranno acquistare i biglietti d’ingresso a tariffa ridotta degli spettacoli che si tengono al Teatro alle Vigne di Lodi e al Comunale di Casalpusterlengo.

Abbonamenti :

PROSA valido per i seguenti 5 spettacoli: 12/11 Voci del Po; 11/02 Milano 70 allora; 23/02 Urge all’Auditorium BPL di Lodi; 02/03 Kohlhaas; 19/05 L’innocenza di Giulio. Andreotti non è stato assolto. Costo € 40,00;

ADOTTA UNA POLTRONA valido per i seguenti 9 spettacoli (Prosa, Musica e Teatro, che passione!): 12/11 Voci del Po; 10/12 Munfra; 11/02 Milano 70 allora; 23/02 Urge all’Auditorium BPL di Lodi; 02/03 Kohlhaas; 17/03 A; 14/04 Il povero Piero; 21/04 Il malato immaginario; 19/05 L’innocenza di Giulio. Andreotti non è stato assolto. Costo € 70,00

CINEFORUM valido per i 4 film in programma: 26/11 Earth; 18/12 Alice in Wonderland; 13/01 Les Choristes; 17/02 Rosso come il cielo. Costo € 12,00

L’abbonato a Prosa o Adotta una poltrona ha la possibilità di mantenere la propria poltrona anche per gli incontri (esclusivamente previa prenotazione).

BIGLIETTERIA

Per prenotare o acquistare i biglietti l’orario è il seguente: da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Telefono 331 9287538 oppure e-mail info@teatronebiolo.org – Nei giorni di spettacolo la biglietteria apre 1 ora prima dell’inizio della manifestazione.

Teatro Nebiolo N°5: il nostro presidio

Ostinarsi a gestire un piccolo teatro oggi in Italia è votarsi ad essere kamikaze in un deserto dei tartari. Tenere in vita un piccolo teatro in un comune che sta a cavallo del lodigiano al nord e della coda sudista della periferia milanese è un orgoglio che ci teniamo stretto. Sono cinque anni che al Teatro Nebiolo abbiamo costruito una casa che non fosse solo la nostra casa ma che della casa avesse gli odori, l’emozione, l’abitabilità (il sentirsi a casa) e il gusto ordinario di masticare anche i temi straordinari: quelli declassati nel nostro tempo come la memoria, la cittadinanza e la collettività. Teatro Nebiolo è il mio nido. Il silenzio illuminato in scrittura, la molla che ci lancia ogni volta in qualche angolo d’Italia a raccontare e raccontarci. Appena un minuto dopo avere raccolto i bagagli, le scenografie e gli oggetti di scena. Questo quinto anno è la maturità del presidio culturale che continua a onorarsi di tutto il paese intorno. Ed è il risultato di chi continua a lavorarci per disegnare storie. Nonostante il mio peregrinare che sfiora la latitanza.  Per informazioni, acquisto abbonamenti e per scoprire la convenzione con il Teatro alle Vigne di Lodi: Teatro Nebiolo, Via 4 Novembre snc – Tavazzano con V. (LO). Tel 3319287538 info@teatronebiolo.org ; facebook Teatro Nebiolo.

Noi ci vediamo lì.

STAGIONE 2011 2012

Sabato 29/10/2011

Serata inaugurale: presentazione della stagione ed anteprima del nuovo spettacolo “Dorando Pietri”

di e con Giulio Cavalli-Bottega dei Mestieri Teatrali

 

Sabato 12/11/2011

Prosa “Voci del Po”

con Vittorio Vaccaro e I Cantosociale

 

Venerdì 18/11/2011

Centro di documentazione per un teatro civile

Incontro con Stefano Caserini Docente Politecnico Di Milano, “Il riscaldamento globale, questo misconosciuto…”

 

Sabato 26/11/2011

Cineforum “Earth – La nostra terra”

Film documentario sull’ ambiente

 

Sabato 10/12/2011

Musica Yo Yo Mundi “Munfrâ”

finalista Premio Tenco 2011 miglior album in dialetto

 

Domenica 18/12/2011

Cineforum “Alice in Wonderland”

Film fantastico di Tim Burton – ore 16:00

 

Venerdì 13/01/2012

Cineforum “Les choristes – I ragazzi del coro”

Film drammatico musicale

 

Venerdì 20/01/2012

Centro di documentazione per un teatro civile

Incontro con Paolo Bolognesi presidente dell’Associazione 2 agosto 1980, “La strage di Bologna”

 

Sabato 11/02/2012

Prosa “Milano 70 all’ora”

con Walter Leonardi

 

Venerdì 17/02/2012

Cineforum “Rosso come il cielo”

Film drammatico da una storia vera

 

Giovedì 23/02/2012

Cabaret “Urge”

con Alessandro Bergonzoni

Auditorium BPL, Lodi, (stagione Teatro alle Vigne)

 

Venerdì 02/03/2012

Prosa “Kohlhaas”

con Marco Baliani

 

Sabato 17/03/2012

Musica Aka Beicho “A”

presentazione del nuovo album

 

Venerdì 23/03/2012

Centro di documentazione per un teatro civile

Nando Dalla Chiesa presentazione del suo libro “La convergenza”

 

Sabato 14/04/2012

Teatro, che passione! “Il povero Piero”

compagnia Il Pioppo di Luciano Pagetti

 

Sabato 21/04/2012

Teatro, che passione! “Il malato immaginario”

compagnia Teatro Indirigibile

 

Sabato 28/04/2012

Centro di documentazione per un teatro civile

Daniele Biacchessi presentazione del suo libro “Orazione Civile per la Resistenza” – ore 18.00

durante l’incontro testimonianze dei Partigiani del lodigiano

 

Sabato 19/05/2012

Prosa “L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto”

con Giulio Cavalli

 

Eventi culturali in collaborazione con il Comune di Tavazzano con Villavesco:

 

04/11/2011 “Le canzoni di Garibaldi” (organizzato da Ass. Cult. Amici del Nebiolo);

27/01/2012 “L’incontro” spettacolo di Claudio Caserini;

11/03/2012 Spettacolo in occasione della festa della donna.

 

Il Cineforum è organizzato in collaborazione con la Commissione Cultura e la partecipazione dell’Oratorio San Giovanni Bosco di Tavazzano.

 

Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21:00 tranne dove diversamente indicato.

 

Giulio Cavalli: ora siete tutti collusi

GALLARATE – Il Teatro del Popolo di Gallarate sembra una bomboniera, tutto panna e azzurro. Ma ieri sera, 11 marzo, la bomboniera si è riempita di echi di sangue e di affari sporchi: sul palco c’era Giulio Cavalli, classe 1977, una delle ultime rivelazioni del “Teatro Civile”, con il suo ultimo spettacolo “A cento passi dal Duomo”. L’argomento era la mafia in Lombardia. NON BASTA VEDERE “I CENTO PASSI” “La mafia in Lombardia non esiste”, dicono tutti. Cavalli cita Paolo Pillitteri e Letizia Moratti, ma loro sono solo i più evidenti portavoce di questo ritornello. “I lombardi guardano i film su Peppino Impastato, – dice Cavalli – e pensano di avere pagato così il proprio conto all’antimafia. E non si accorgono che la mafia ce l’hanno in casa”. E non da poco tempo, come dimostra il fatto che Luciano Liggio, predecessore di Totò Riina, fu assassinato negli anni ’70 nella sua casa di Milano. NOMI, COGNOMI E FOTO Giulio Cavalli fa nomi e cognomi, ed è per questo che da qualche anno lui, lodigiano, vive sotto scorta. Nomi, cognomi, e fotografie: lo spettacolo si conclude con la proiezione di alcune foto segnaletiche corredate dal nome del boss raffigurato. Boss che non vivono solo lontano, al Sud, ma qui vicino, anche nella nostra provincia. Non è un caso che il boss più potente, Vincenzo Rispoli, venga nominato nel momento dello spettacolo dedicato a Malpensa. La provincia di Varese ha un ampio spazio nello spettacolo di Cavalli: mafia, camorra e ‘ndrangheta sono arrivate anche qui, silenziose e con la facciata pulita da normali imprenditori, ma ancora uccidono e minacciano. Lo dimostrano, secondo l’attore lodigiano, alcuni omicidi commessi tra Lonate Pozzolo e Ferno, e l’accoltellamento del capo dell’ufficio tecnico del comune di Besnate nel 2008. E allora non sorprende più che perfino il procuratore di Varese, Maurizio Grigo, abbia una scorta. Non per difendersi dai teppisti varesini, ma dalla ‘Ndrangheta. UN PASSO INDIETRO Qualche passo indietro, però, Cavalli l’ha dovuto fare: un uomo politico di Somma Lombardo, qualche giorno fa, ha mandato una diffida sia all’attore che al teatro, perché all’interno di “A cento passi dal Duomo” si fa il suo nome come partecipante a una cena con alcuni boss della zona. Cavalli ha preferito quindi eliminare, per una sera, alcuni passaggi dello spettacolo: “non era fondamentale citarlo – ha detto a fine serata l’attore – anche perché lui ha partecipato a quella cena pare senza sapere con chi fosse al tavolo. Ma ho preferito evitare di creare ulteriori problemi a me e al Teatro”. CANDIDATO CON IDV Perché di problemi, Cavalli, ne ha fin troppi. E non smette di crearsene, visto che ha perfino deciso di candidarsi alle elezioni regionali con l’Italia dei Valori nelle provincie di Milano, Monza e Varese. “Anche da candidato, non fingo di avere un manifesto politico. – aveva dichiarato qualche settimana fa a VareseNotizie – Il mio lavoro, i miei spettacoli, lo sono di per sé. La politica deve tornare ad essere quello che è per me, cioè un impegno vero per il proprio Paese. Tutti i partiti devono dimostrare di essere contro la mafia con i fatti: questa sarà la nuova onestà della politica”. “ORA SAPETE”Ora sapete – chiosa l’attore a fine spettacolo – quindi da oggi dovete agire, altrimenti siete tutti collusi. E anticostituzionali, perché l’articolo 4 della Costituzione dice che “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Chiara Frangi

http://www.varesenotizie.it/cultura/cultura-e-spettacoli/50148-giulio-cavalli-ora-siete-tutti-collusi.html

Sabato 6 marzo: Giulio Cavalli al convegno "Mafia & Antimafia in scena"

Promosso dal Consorzio Cooperativo “O. Romero” nell’ambito del Prog. “Percorsi di Cittadinanza e Legalità”Patrocini: Ass.to Scuola e Formazione Regione E. R/Prov. di R. E./ USP di Reggio Emilia

Con il sostegno di Confcooperative prov.le di R. E.

SABATO 6 MARZO 2010 – ore 10.15/12.45

REGGIO EMILIA Centro Malaguzzi – Via Bligny, 1/R. E.

Mafia & Antimafia… in scena

LEGALITA’, CINEMA E TEATRO. TRA SAPERI E TESTIMONIANZE

Incontro fra punti di vista diversi e “interessati” al ruolo del cinema e del teatro di impegno civile.

Professionalità dedicate all’analisi, alla produzione e alla diffusione della cultura, dialogano e propongono

una modalità diversa di leggere la mafia e la sua penetrazione nei diversi settori della società.

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Ore 10.15: SALUTO DELLE ISTITUZIONI

Mauro Ponzi / Presidente del Consorzio Coop.vo “Oscar Romero” di R. E.

Introduzione: Rosa Frammartino, direzione scientifica del Progetto

INTERVENTI

  • Cinema e Teatro civile in un quadro culturale europeo

Cristofer Gordon, docente alla London City University e Prof. ospite Università di Torino e Bologna

  • Mafia, cinema, streotipi. La mafia nel cinema di Pietro Germi e “Il figlio della prof.ssa Colomba” ovvero: Storia di un film mai nato

Claudio Bondì, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Regista e scrittore

  • I linguaggi di scena: strumenti di costruzione della democrazia

Enrico Bernard, Regista e drammaturgo. Critico e storico del teatro

  • Il palcoscenico: luogo di cittadinanza, di racconto, di denuncia

Giulio Cavalli, regista e attore

Info:

dr.ssa Rosa Frammartino (cell. 338 3873640 / mail: rosa.frammartino@alice.it)

Consorzio Oscar Romero – tel 0522440981 mail: info@consorzioromero.org

 

Salerno: “Un teatro nuovo nuovo” conferenza stampa

Giovedì 18 febbraio alle ore 11.00, presso la Sala Giunta del Comune di Salerno, si terrà la conferenza stampa della Cooperativa Teatro Nuovo, che presenterà il progetto “Un teatro nuovo nuovo”, rassegna di spettacoli e incontri di drammaturgia contemporanea, teatro civile, danza, giovani tendenze, cabaret, in programma dal 3 marzo al 7 maggio. Una rassegna con importanti eventi, incontri e nomi tra cui: Mariano Rigillo, Peppe Lanzetta, Giuliano Scabia, Giulio Cavalli, Enzo Moscato, Arturo Cirillo, Giancarlo Cauteruccio ed altri artisti italiani. Alla conferenza interviene l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno Ermanno Guerra.  Saranno presenti gli organizzatori del Teatro  di  Via V. Laspro, il nuovo direttore, Luciana Libero e Pasquale De Cristofaro, Ugo Piastrella, Loredana Mutalipassi, Antonio Santoro. Interverranno alcuni degli artisti ospiti della rassegna.

http://www.dentrosalerno.it/web/2010/02/15/salerno-%E2%80%9Cun-teatro-nuovo-nuovo%E2%80%9D-conferenza-stampa/

[Cs] Teatro Oscar 9/02 Aperto per Mafia

Una serata speciale per dire NO ad ogni intimidazione il TEATRO OSCAR, in via Lattanzio, 58 è Aperto per Mafia
Martedì  9 febbraio, dalle ore 20.30

Una serata per ripartire, tutti insieme, più forti e determinati che mai con le repliche dello spettacolo “L’apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe”.
Un’occasione per ribadire la necessità di unirsi contro ogni intimidazione che possa minare la libertà di espressione.

In seguito alle intimidazioni che hanno costretto ad annullare sabato 6 e domenica 7 febbraio 2010 le repliche de “L’apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe” con l’attore lombardo Giulio Cavalli, annunciamo che il Teatro Oscar, martedì 9 febbraio, dalle ore 20,30 sarà “APERTO PER MAFIA”.

Una speciale serata, aperta al pubblico, per manifestare piena solidarietà e vicinanza all’attore Giulio Cavalli, già in passato vittima di minacce e sotto scorta da più di un anno per i suoi spettacoli – inchiesta sulla mafia a Milano, ma anche per riaffermare un principio essenziale: il teatro non si tocca!

Ad aderire alla serata “APERTI PER MAFIA” sono stati per ora Paolo Rossi, Dario Fo, Eugenio Finardi, Enzo Iannacci, Marco Balbi, Maddalena Crippa, Flavio Oreglio, Walter Leonardi, Renato Sarti, Gian Carlo Dettori, Massimo De Vita, Andrèe Ruth Shammah e altri esponenti dei teatri milanesi. Sarà presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiamo Finazzer Floris.

Tutti uniti intorno a Giulio Cavalli che metterà in scena il suo lucido e stralunato testo teatrale “L’apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe”.

Invitiamo tutti i teatranti di Milano ad intervenire: inviateci un’adesione per completare la scaletta per la serata di martedì 9 febbraio 2010. Vi aspettiamo con uno sketch, una testimonianza, un intervento in difesa del “teatro civile”, della libertà d’espressione al di là di ogni intimidazione.

Per aderire all’iniziativa:
Andrea Perrone – info@tieffeteatro.it – 0236503740 – cell. 3895149261
Maddalena Peluso – stampa@tieffeteatro.it – cell. 3406968133

IL MISTERO (NON) BUFFO: L’APOCALISSE

di Mattia CarzanigA

Altro che 2012. Il mondo è già finito, almeno quello a cui tutti quanti siamo abituati, da sempre. Un’improvvisa crisi energetica ha lasciato al buio il pianeta. Basta telefoni e telefonini, computer, batterie da ricaricare, tv e decoder, aggeggi hi-tech, immaginate le condizioni in cui potrebbe versare il povero Steve Jobs, attaccato a iPad e altre diavolerie a cui non può più dare vita. Milioni di persone in preda al Caos, con la maiuscola come lo era quello primordiale. Anche il presidente (il nostro presidente) “è in crisi: si sveglia nella sua villa in Sardegna e non ha più nulla. Il telefono è scarico, spende tutti i suoi soldi per comprare a un prezzo da estorsione una batteria miracolosamente carica, per poter chiamare l’ultima delle sue donne e pregarla di raggiungerlo…”. Ecco il quadro dipinto da Dario Fo, che torna nella sua Milano così amata e così detestata per presentare lo spettacolo L’Apocalisse rimandata, ovvero Benvenuta catastrofe. In realtà lui ha scritto il testo ma, dal giugno dell’anno scorso, lo porta in giro per l’Italia l’attore e regista Giulio Cavalli (il debutto milanese questa sera al Teatro Oscar di via Lattanzio, sotto l’“etichetta” del TieffeTeatro – Compagnia stabile d’innovazione diretto da Emilio Russo, che dalla primavera prossima si sposterà nei gloriosi spazi del Teatro dell’Elfo). Ovvio che la sala, alla presentazione dello spettacolo in scena fino al 7 marzo, è tutta per il Dario del Nobel, sempre politico, molto ecologico considerato il tema (è presente pure il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine), animato dalla mai de-posta vis polemica. Casca il mondo, come profetizzava la “macchina” Hal9000 di 2001 Odissea nello spazio, e si è costretti a un risveglio brusco,moltobrusco.A“unavera e propria rinascita”, anzi, per usare le parole dello stesso Fo, che lo spettacolo l’ha adattato per il palcoscenico (con la fedele Franca Rame) a partire dal suo libro pubblicato da Guanda nel 2008, ma ancora non l’ha visto, lo farà una di queste sere assieme al pubblico milanese. “Immaginatevi che cosa potrebbe succedere con la fine del ‘mondo energetico’. Tutto si capovolgerebbe completamente, ma la prospettiva che mi ha fatto davvero sghignazzare è che mezzo miliardo di persone, che non hanno mai visto un’automobile e non sanno cosa sia la televisione, non si accorgerebbero della differenza. I neri, anche qui a Milano, andrebberoavanticomeseniente fosse successo, mentre noi occidentali non riusciremmo in nessun modo a farcene una ragione”. Viva il principio di contraddizione, dunque; anzi, delle tante contraddizioni che abitano il nostro tempo e il nostro mondo. Mistero (sempre buffo però) al tempo dell’ecosostenibilità. Per dire che la gente sta progressivamente cambiando rotta, Dario Fo tira fuori anche i numeri: “Di questi tempi c’è più coscienza della questione ambientale, lo si capisce a cominciare dalla vendita delle automobili: 40 per cento in meno di vendite nel mondo, anche se il nostro resta ovviamente il paese che vende di più”. E snocciola cronache di pubblica e ordinaria amministrazione, e si sa che sotto il capitolo “sindaco di Milano” ha avuto sempre molto da dire (e da fare, candidature comprese). “Quattrocento anni fa chi inquinava le falde acquifere milanesi, progettate da Leonardo Da Vinci, veniva cacciato fuori dalle mura della città. Oggi invece non ne parliamo…”. L’acqua, e l’aria: “Il nostro sindaco Letizia Moratti, in relazione al PM10 andato ben oltre i limiti consentiti, ci consola spiegando che avviene anche in altre città europee, un altro modo per dire “se sono tutti ladri, non c’è nessun ladro” o “se tutti cadono, allora nessuno è caduto”. Lo dice anche il regista e attore Giulio Cavalli, che “il teatro può assolutamente contribuire ad abbassare il PM10, soprattutto ora che la Moratti tiene il tema chiuso nel cassetto”. Perché “l’ambiente sarà sempre un tema sottovalutato dalla politica. È un argomento che va più in là dei cinque anni previsti da un qualunque mandato,guardaalungotermine,sispinge verso il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Soprattutto, richiede grande lungimiranza, ma si sa che questa è una parola che con la politica ha ben poco a che fare”. Teatro civile e contaminato (non in senso di polveri sottili, però), commedia umana che diventa manifesto politico, quasi – perché no – programma elettorale. E non si ricordi a Cavalli di aver dichiarato, a suo tempo, che non avrebbe mai portato in scena testi altrui: “Di certo non immaginavo che un giorno avrei incontrato sulla mia strada Dario Fo: credo che un ‘lodo teatrale’ mi sia concesso…”. Non pensiate però alla tragedia dell’apocalisse come da tradizione, se non da copione. A salutare la catastrofe, con tanto di banchetto di benvenuto, c’è il solito saltimbanco, il guitto con la pancia gonfia da ubriaco e – stavolta – le rovine futuribili di una città-macchina alle sue spalle, il giullare che è però capace di vedere più in là e meglio degli altri. Niente patetismi: il popolo rimasto “a piedi” alla fine si metterà a far festa, si farà contagiare da una vera febbre rivoluzionaria, andrà a riprendersi il rapporto con i suoi simili e con il mondo che gli sta attorno e che aveva perduto, per fondare una nuova “vivibilità”. Fo ci congeda con un invito: “Leggete qualche pubblicazione seria sulla questione ambientale, non le cose pubblicate dalle aziende petrolifere”. “Vedetevi lo spettacolo” è un invito ovviamente scontato.

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Teatro Oscar, Giulio Cavalli e l'Apocalisse ecologica di Dario Fo

Milano, 2 febbraio 2010 – Assicurando che ‘’il teatro puo’ contribuire ad abbassare i livelli di pm10’’, l’attore Giulio Cavalli porta in scena a Milano ‘L’Apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe’, versione teatrale dell’omonimo romanzo di Dario Fo e Franca Rame.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Oscar dal 4 febbraio al 7 marzo e chiuderà l’esperienza di Tieffe Teatro su questo palcoscenico, prima che la compagnia trovi fissa dimora all’ex Teatro dell’Elfo. Solo sul palco, con alle spalle una città futurista, Cavalli immagina il mondo il giorno in cui dovesse finire il petrolio, ‘’una catastrofe che però coincide anche con una presa di coscienza’’, ha spiegato.

“Avevo scritto questo testo come una provocazione, ma tanta gente ne ha capito l’importanza e purtroppo ciò che ho immaginato si sta avverando’’ ha commentato Dario Fo.

Trova posto nella riduzione teatrale anche un inserto di inchiesta giornalistica sulla situazione dei rifiuti a Napoli, città dove lo spettacolo ha debuttato con successo lo scorso giugno. Continua dunque il ‘teatro civile’ dell’attore anti-mafia Giulio Cavalli.

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