Serve avere il “coraggio” di raccontare anche il buono e il bello di Scampia, Napoli e il Sud, e senza vergognarsi.
Una bella, lucida e coraggiosa riflessione di Titti Marrone:
Serve avere il “coraggio” di raccontare anche il buono e il bello di Scampia, Napoli e il Sud, e senza vergognarsi perché “buonismo” suona come una parolaccia, senza aderire al conformismo sull’epos del male con location privilegiata a Napoli. Un epos che sa di retorica più che di scandalo. Perché dopo il libro, poi il film, poi la fiction – per non parlare del vero e proprio genere letterario-giornalistico dagli innumerevoli sotto-prodotti germinato dall’opera di Saviano – si rischia lo slittamento verso l’oleografismo noir, il “camorrismo” come canone di convenzionalità più simile a una gabbia – o anche a una caricatura – che a una denuncia. E “Genny ‘a carogna”, cui è stata data l’incredibile concessione di trattare per autorizzare l’incontro Fiorentina-Napoli all’Olimpico, gongolerà nel vedere ratificato il suo potere nelle immagini che lo ritraggono su tutti i giornali, ma a nessuno deve venire in mente che possa rappresentare davvero Napoli.