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Salvini giura sul Vangelo: ma con lui Giuseppe, Maria e Gesù marcirebbero su un barcone


È solo l’ultima di una serie di provocazioni che continueranno ancora a lungo ma la sfilza di santi e madonne a cui ieri Salvini ha dichiarato di ispirarsi (con tanto di rosario in mano) sono l’ennesimo tentativo di usare feticci che non possono rispondere, con cui non è possibile dibattere e che comunque offrono un’ottima opportunità per le foto e la propaganda.
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Sventolano il Vangelo e rubano le fedi ai morti

Tra le storie che meritano di essere raccontate oggi bisogna andare a Cassano Magnago, profondo Nord, piena Padania, dove l’ex assessore leghista ai servizi sociali (segnatevelo bene: ai servizi sociali) a luglio scorso si è beccata qualcosa come un patteggiamento di una pena di 4 anni e 6 mesi (che le hanno permesso di uscire dal carcere, lei che fa parte del partito del marcire in galera) perché hanno scoperto che si occupava dei più deboli (italiani, sia chiaro) in un modo tutto suo.

Dal Tribunale di Busto Arsizio le era stata affidata una sessantina di bisognosi che avevano bisogno di un commissario esterno per gestire il proprio (languente) patrimonio e l’ex assessora aveva pensato bene di cominciare appropriandosi indebitamente di piccole somme per finire, come spesso succede, a farsi prendere un po’ la mano e portare via di casa addirittura quadri e gioielli. In pratica a queste persone con gravi problemi di salute avrebbe sottratto qualcosa come un milione di euro, giuro, con i quali ha giocato d’azzardo nei bar della zona (si dice almeno 100 mila euro), si è acquistata un’auto e si è perfino pagata un pezzo di mutuo della casa. Tra gli oggetti sequestrati avevano trovato una polizza vita a nome di una sua ignara vittima intestata a lei per 350mila euro.

Insomma, una personcina a modo, si direbbe. Se non ci fosse, oltre a questo anche la brutale inclinazione ad arricchirsi perfino sui morti, sottraendo le fedi prima di seppellirli. Ah, altro piccolo particolare: era dipendente di una ditta di pompe funebri e ovviamente si curava di tutti i defunti che le passavano sotto mano.

Ora sarà difficile negare per i leghisti di averla addirittura candidata sindaca nel non lontano 2012. Per carità, succede di sbagliare, non è questo il punto, il fatto che la signora in questione pur di uscire dal carcere ha patteggiato, ha restituito il maltolto (o almeno quello che si è riusciti a provare) e ora si gode la bella vita, dopo avere patteggiato con il Gup. Era in carcere e ora è bella paciarotta a casa.

E ovviamente Salvini non ha trovato nemmeno un secondo per parlarcene. Allora mi sono detto: perché non farlo io? Magari vi interessa capire di chi stiamo parlando, no?

Buon martedì.

L’articolo Sventolano il Vangelo e rubano le fedi ai morti proviene da Left.

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2019/03/05/sventolano-il-vangelo-e-rubano-le-fedi-ai-morti/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.

Il Vangelo secondo Matteo e l’avviso di Grillo

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Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti, e gli slogan sono le tangenziali delle parole buttate lì con la leggerezza di chi sa che funzionano e che nessuno si prenderà la briga di smontarle. Così mentre la Chiesa viene rimandata a cuccia da una (bella) frase di Matteo Renzi tutt’intorno viene facile giovanardare come un Adinolfi qualsiasi: se c’è un buon motivo per essere felici della fresca (mezza) legge sulle unioni civili è la sconnessa reazione dei pretini, l’abbattimento degli jihadisti episcopali e le mendaci contrizioni dei puttanieri censori delle famiglie degli altri. Perché, diciamocelo, il rumore della tradizione che scricchiola nel sarcofago a forma di fede è in queste ore uno strisciare di unghie. E allora ben venga un rinculo di laicità, benché sotto forma di slogan, e lo dico io che con Renzi e renzini non sono mai stato troppo tenero. Con un solo piccolo però: spergiurare sulla Costituzione, quello sì, sarebbe un peccato mortale. Politicamente, s’intende.

Sempre per la rubrica delle “parole che sono importanti” c’è anche l’avviso di garanzia, in senso grillino.

(il mio buongiorno per #Left continua qui)