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villa adriana

Salvare Villa Adriana e Villa D’Este

Sabato 18 febbraio, alle 9,30 appuntamento davanti all’ingresso di Villa Adriana per tutti coloro che esprimono contrarietà alla localizzazione di una discarica a 700 metri dal confine della Villa di Adriano, sulla necropoli arcaica della antica città di Pedum, a trecentocento metri dalle case della borgata Capannelle ed a mille dal Villaggio Adriano. Sono ormai conosciuti i vincoli archeologici ed idrogeologici che gravano sul sito individuato per la discarica e gli interventi di importanti Archeologi italiani, del Ministero dei Beni Culturali, di importanti geologi e dei mineralologi sulla preziosità del sito. Sono noti gli articoli increduli della stampa internazionale ed i servizi delle tv estere. E’ ancora in edicola il numero di Archeo che dedica quattro pagine alla “discarica a Villa Adriana”. Solo il Prefetto, che fa filtrare ad arte notizie di accertamenti tecnici positivi, ed il Governatore della regione Lazio restano sordi ad ogni intervento e quando parlano esprimono una imbarazzante posizione che testimonia l’indifferenza rispetto al seppellimento con i rifiuti di millenni di storia e cultura. Non si curano delle prese di posizione fortemente negative del Consiglio nazionale dei Beni culturali, di rappresentanti del mondo culturale italiano ed estero, del Parlamento europeo, delle interrogazioni parlamentari, delle proteste di associazioni e cittadinanze. Neanche le audizioni in Commissione interparlamentare Ecomafie, che dimostrano ampiamente il percorso oscuro attraverso il quale si è arrivati a scegliere la cava di San Vittorino, sembrano far sorgere dubbi su una localizzazione che ci limitiamo a definire cervellotica ed assurda. NON CI STIAMO! Invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione, con striscioni, cartelli e bandiere. Cittadini, associazioni, comitati, partiti politici, enti pubblici, sono i benvenuti!

Salviamo Villa Adriana dai rifiuti e dal cemento

Ne scrive Giuliano su IL FATTO QUOTIDIANO e lo rilanciamo tutti con forza. Preparandoci a organizzare una manifestazione nei prossimi mesi. Perché la questione è importante e tristemente sembra un paradigma nazionale. Come se non fosse sufficiente il Piano regionale dei rifiuti, che prevede di aprire una discarica nei pressi del sito, il consiglio comunale di Tivoli, col voto favorevole della giunta e la diserzione in aula del Pd, ha approvato una lottizzazione denominata Nathan di 180mila metri cubi di cemento adiacente alla Villa. Rispetto al progetto originario, che negli passati prevedeva una cubatura molto maggiore, oggi questa lottizzazione prevede a detta del comune dei costruttori (Mezzaroma) un certo rispetto ambientale e quindi un sobrio progetto di rilancio abitativo. Ora in quell’area verde ci si aspettava di certo tutt’altra opera di riqualificazione del territorio visto e considerato che lo stop al consumo del territorio dovrebbe essere una priorità per qualsiasi Comune che accoglie opere storiche di grande valenza turistica. Tutto questo avviene nel grande silenzio dei media e di una certa parte della popolazione che non si sta rendendo conto di che impatto devastante possa costituire il binomio rifiuti e cemento.