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Vladimir Luxuria

Chiedere scusa

Sono tra quelli che hanno provato un certo ribrezzo nell’assistere alle accuse contro Asia Argento durante la puntata di Carta Bianca, condotto dalla Berlinguer, con Vladimir Luxuria e il direttore di quel giornalaccio che è Libero.

Se è vero che Senaldi (parecchio in difficoltà, c’è da dire) ha dovuto sostenere quel bullismo che è l’ingrediente principale della sua linea editoriale è vero che Luxuria è apparsa molto diversa da quella che molte volte ha sostenuto battaglie in fondo così simili a quelle del movimento #metoo e #quellavoltache.

Bene. Vladimir oggi si scusa. E non è per niente scontato chiedere scusa di questi tempi, in cui l’essere fragili sembra un vizio. Tanto di cappello, quindi.

Ecco la sua lettera a Asia Argento:

«Sono giorni che mi porto dentro un magone e adesso trovo la forza di chiedere scusa ad Asia e a tutte le donne che si sono sentite ferite dalle mie parole.
Il destino, il karma o la provvidenza (ognuno la chiami come vuole) mi ha fatto conoscere proprio il giorno dopo la trasmissione una donna che mi ha raccontato di una violenza subita 30 anni fa e che quando si era confidata per la prima volta nessuno le aveva creduto. Ha pianto davanti a me e io mi sono sentita di merda.
Di merda perché ero così presa da me e dal predicozzo che avevo preparato da non essere stata in grado di leggere negli occhi le tue lacrime. Perché per troppo tempo mi sono lasciata deviare dai demoni del sospetto e della diffidenza.
Ho esagerato e non ho dimostrato compassione e solidarietà. Mi sono rivista nella puntata e mi sono fatta schifo da sola nel riconoscermi.
Tanti miei amici e persone con cui ho condiviso tante battaglie mi hanno fatto ulteriormente capire con i loro giusti rimproveri e incazzature che ormai avevo perso senno e strada.
Lo so Asia che è troppo tardi e non pretendo che tu possa accettare le mie scuse ma ti giuro che sono sincere. In questi giorni sto molto male e non posso chiedere a nessuno un conforto perché io non sono stata in grado di farlo.
Ti ringrazio anche di non essere mai scesa a insulti transfobi per accusarmi: sei sempre stata con noi nelle battaglie Lgbt e credo anche io che saresti una testimonial contro tutte le violenze.
Vorrei abbracciarti e ritrovare nei nostri occhi non più rancore ma la gioia di vivere che auguro a tutte coloro che hanno sofferto in passato e che vogliono combattere.
Ti voglio bene
Vladimir Luxuria»

Beh, meglio così.